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La gastronomia svizzera parte alla conquista dell’Italia

Cultura, design e specialità culinarie per far meglio conoscere e apprezzare la Svizzera in Italia Michele Novaga

A un anno esatto dall’inizio di Expo 2015, la Svizzera dimostra ancora una volta il proprio impegno a fianco dell’esposizione milanese, inaugurando il Giro del Gusto. Un tour itinerante, destinato ad avvicinare l’Italia alla realtà elvetica, che toccherà oltre a Milano anche le città di Torino e di Roma.

Dal 1° all’11 maggio, nel cuore della metropoli lombarda c’è un angolo di Svizzera proprio a ridosso del Castello Sforzesco, nel polmone verde più frequentato dai milanesi. Nella piazza del Cannone del Parco Sempione si trova infatti un villaggio in cui vengono presentate le bellezze turistiche, culturali e gastronomiche svizzere, così come le eccellenze e le peculiarità elvetiche nel campo scientifico ed economico.

Con 35 associazioni, quattro scuole, la Camera di commercio Svizzera di Milano, l’Istituto svizzero di Roma (e la sua sede di Milano), senza dimenticare il Palazzo svizzero di via Palestro a Milano e le imprese svizzere stabilitesi in Italia, che hanno creato decine di migliaia di posti di lavoro, la Confederazione Elvetica affonda radici profonde in Italia.

Mentre 500’000 italiani vivono e lavorano in Svizzera, quasi 50’000 cittadini elvetici risiedono nella Penisola.

Dalla fondazione dell’Università della Svizzera Italiana nel 1996, anche la collaborazione bilaterale nel campo della ricerca e della formazione si è rafforzata. Cooperazione facilitata anche dal fatto che la Svizzera, oltre naturalmente all’Italia, è l’unico paese al mondo di lingua italiana.

Primo paese a firmare l’accordo di partecipazione, primo paese a presentare il proprio padiglione, la Confederazione vuole ancora una volta rimarcare l’interesse per Expo 2015 e per il tema scelto per la grande esposizione universale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, presentando il suo Giro del Gusto. A quest’iniziativa lanciata da Presenza Svizzera, l’organismo incaricato di far conoscere la Svizzera all’estero, partecipano anche tre città e quattro cantoni elvetici.

“Un’invasione gustosa e pacifica”, come hanno affermato scherzando il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il console generale della Svizzera a Milano Massimo Baggi durante la tavola rotonda intitolata “Autonomie locali in Svizzera e Italia: esperienze a confronto” a cui hanno preso parte anche sindaci e amministratori locali di Zurigo, Basilea e Ginevra e che ha preceduto l’apertura ufficiale del villaggio svizzero.

Rinsaldare i rapporti bilaterali

Con le sue tre tappe, il Giro del Gusto è una manifestazione organizzata per puntare a migliorare ancora di più, grazie a prodotti gastronomici di eccellenza, i rapporti tra i due paesi, che negli ultimi tempi hanno rischiato di incrinarsi a causa delle problematiche fiscali e della questione dei transfrontalieri. E forse non è un caso che l’inaugurazione del villaggio sia stata suggellata non dal classico taglio del nastro, ma da quello di un formaggio da 200 chilogrammi.

Keystone

“Il solo fatto che oggi inauguriamo questo bellissimo momento non con il taglio del nastro ma con quello del formaggio, dà un segnale forte della volontà di arrivare a un lavoro comune sull’alimentazione sana e sulla lotta agli sprechi”, ha dichiarato a swissinfo.ch Giuliano Pisapia.

Il sindaco di Milano che ha voluto rimarcare l’importanza della presenza della Svizzera a questa manifestazione: “Ho letto di alcuni contrasti che ci sono nella Confederazione sulla partecipazione ad Expo: rispetto il dibattito ma mi dispiacerebbe moltissimo. Sarebbe come perdere l’occasione per rafforzare l’amicizia e la collaborazione tra città e territori vicini che si amano, si rispettano e che hanno simpatia comune. Spero che prevalga l’idea di chi vuole rinsaldare questi rapporti che portano ricchezza per Milano e la Lombardia. E anche per il Ticino e la Svizzera”.

La Swiss Mobile Home è stata inaugurata ai Giochi olimpici invernali di Sochi che si sono svolti dal 7 al 23 febbraio 2014 e rappresenta il fulcro della tappa milanese del Giro del Gusto.

Sviluppata dallo studio di architettura Spillmann Echsle e composta da quattro moduli di varie dimensioni per una superficie totale di 730 metri quadrati, permette alla Svizzera di adeguare la propria comunicazione ai contesti e alle realtà dei paesi in cui opera.

Nelle forme della sua struttura, realizzata interamente in Svizzera con metodi ispirati agli chalet di montagna, convivono la razionalità di Le Corbusier e il funzionalismo di Max Bill.

Al suo interno si trovano un bar, in cui si possono gustare prodotti tradizionali svizzeri, una sala tematica adatta per organizzare eventi culinari, laboratori, conferenze e incontri e una sala Vip situata ai piani superiori.

La Casa tornerà in Svizzera per i campionati europei di atletica, che si terranno a Zurigo dal 12 al 17 agosto, mentre nel 2016 verrà trasportata a Rio de Janeiro in Brasile in occasione delle Olimpiadi.

Stop a stereotipi e cliché

Nel villaggio svizzero – tra una degustazione e l’altra di prodotti DOP e IGP svizzeri – è possibile anche intrattenersi con un insieme di elementi come l’istallazione ludica di Svizzera Turismo o il container delle Ferrovie federali Svizzere e dell’ufficio federale dei trasporti per effettuare un viaggio virtuale nel nuovo tunnel del San Gottardo.

Al centro del villaggio spicca la Casa Svizzera, una costruzione di legno anch’essa itinerante, che arriva direttamente da Sochi, sulla cui facciata campeggia la scritta “Abbattiamo le montagne” e “Tutti a tavola”. Un invito a sedersi e dialogare deliziati dal cibo.

“Abbattiamo le montagne è il nostro slogan per sviluppare il dialogo con la popolazione italiana verso Expo 2015”, spiega Nicolas Bideau, capo di Presenza Svizzera del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). “Malgrado l’intensità delle relazioni bilaterali, i nostri studi hanno messo in evidenza una percezione della Svizzera in Italia ritagliata attorno a radicati cliché che danno una immagine riduttiva del nostro paese. Con la nostra forza creativa nella gastronomia, nell’architettura, nella cultura, nei trasporti e nel turismo vogliamo invertire questa tendenza”.

Un paese urbano

Stereotipi e cliché che forse esistono dalla notte dei tempi ma che secondo Luigi Pedrazzini, delegato del Canton Ticino per Expo 2015, potranno cambiare sia da parte italiana che svizzera. “L’Expo pone dei problemi che travalicano le questioni fiscali e i rapporti economici tra i due paesi, perché si parla di uno dei problemi fondamentali per l’umanità. Sui cliché spero che il discorso sia bivalente e che ciò aiuti a cambiare gli stereotipi che hanno gli Italiani della Svizzera ma anche quelli che hanno gli Svizzeri sugli Italiani”.

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E pazienza se nel villaggio svizzero, per la gioia di milanesi e turisti, non manchino i cani San Bernardo, i modellini di gomme di mucche con lo scudocrociato tatuato sulla pancia e i suonatori del corno alpino. Perché, come ha raccontato a swissinfo.ch Guy Morin, presidente del Consiglio di Stato di Basilea Città. “La Svizzera è un paese urbano anche se l’immagine all’estero è sovente quella di un paese rurale e di montagna”.

“È fondamentale che città come Ginevra, Zurigo e Basilea siano presenti all’Expo 2015 di Milano, così come sono state presenti a Shanghai, per dimostrare che quella svizzera è un’economia globale e internazionale, costituita da centri metropolitani grazie alle banche, alle nostre imprese farmaceutiche, chimiche e naturalmente a quelle alimentari”, aggiunge Morin.

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