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Migranti: chiusa inchiesta su camion della morte in Austria

Il camion dove vennero trovati i migranti morti Keystone/AP/RONALD ZAK sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo oltre un anno, la polizia ungherese ha chiuso l’inchiesta sul “camion della morte”, l’automezzo trovato il 27 agosto 2015 sull’autostrada austriaca A4 con dentro 71 migranti morti per soffocamento.

Gli inquirenti hanno chiesto alla Procura di perseguire otto indagati agli arresti – un afghano e sette bulgari – per omicidio e traffico di essere umani.

Il capo dell’Ufficio investigativo centrale della polizia ungherese, Zoltan Boross, in una conferenza stampa ha ricordato che il camion refrigeratore con a bordo i migranti in maggioranza siriani era partito dall’Ungheria. Il conducente, un 25enne bulgaro, già al momento del passaggio del confine ungherese verso l’Austria sapeva che i passeggeri, tra cui donne e bambini, erano morti per asfissia ed abbandono’ il veicolo sull’autostrada.

Secondo l’inchiesta della polizia ungherese, all’opera e’ una banda internazionale di trafficanti cui era a capo un afghano con “manovalanza” bulgara e la polizia sta ricercando ancora tre bulgari che fanno parte dell’organizzazione. Gli accusati per il camion-frigorifero erano stati arrestati nei giorni successivi alla scoperta dei cadaveri. La banda aveva chiesto ai migranti 1.200-1.500 euro testa per portarli in Austria e Germania. Secondo l’esame del medico-legale, le vittime morirono circa tre ore dopo la partenza per mancanza d’aria. Il capobanda afghano aveva organizzato il trasporto attraverso aiutanti in Siria e per la polizia ungherese e’ provato che l’organizzazione e’ riuscita a far entrare in Germania circa 1.100 persone.

Il camion dell’autostrada A4 era stato acquistato sul mercato dell’usato a poco prezzo, ha accertato la polizia ricostruendo l’acquisto e l’intero itinerario del veicolo.

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