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Tre arresti in Kansas, ‘preparavano attentati a somali’

Tre uomini residenti in Kansas sono stati arrestati con l'accusa di voler far esplodere un condominio a Garden city, dove risiedono molti americani di origine somala, e una moschea, il 9 novembre, ossia il giorno dopo le elezioni. Immagine d'archivio. KEYSTONE/AP/Orlin Wagner sda-ats

(Keystone-ATS) Tre uomini residenti in Kansas sono stati arrestati con l’accusa di voler far esplodere un condominio a Garden city, dove risiedono molti americani di origine somala, e una moschea, il 9 novembre, ossia il giorno dopo le elezioni.

Lo rende noto il Dipartimento di Giustizia.

Il trio faceva parte di un gruppo anti-islamico chiamato Crusaders. Il piano prevedeva di piazzare quattro autobomba agli angoli del complesso residenziale e di farle detonare con un cellulare. Se riconosciuti colpevoli, gli arrestati rischiano l’ergastolo.

L’Fbi è riuscita ad individuarli grazie ad una fonte confidenziale che ha partecipato agli incontri preparatori degli attentati, in cui i tre avevano ipotizzato anche un attacco simile a quello al nightclub di Orlando.

Gli otto mesi di indagini, ha riferito l’attorney Tom Beal, hanno portato gli investigatori a immergersi “in una cultura nascosta di odio e violenza”, con i tre uomini che parlavano apertamente della loro ostilità verso i membri della comunità musulmana, definendoli “scarafaggi”, e discutendo potenziali attacchi alle loro moschee, alle organizzazioni che aiutano i musulmani, ai proprietari che affittano alloggi alla comunità musulmana.

Il Consiglio delle relazioni islamico-americane ha chiesto alle forze dell’ordine di rafforzare la protezione delle moschee in Usa.

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