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Tassare i robot sarebbe un’idea, dice esperto ginevrino

Robot sempre più usati: bisogna tassarli? Keystone/EPA/TECHNICAL UNIVERSITY OF VALEN / HANDOUT sda-ats

(Keystone-ATS) Il ruolo e la responsabilità dei robot nella società è una questione sulla quale si deve riflettere. È l’opinione espressa dal professore ginevrino di diritto fiscale Xavier Oberson, che ritiene proponibile una loro tassazione.

“Un argomento in favore dell’imposizione è il fatto che il robot sostituisce un esser umano”, afferma Xavier Oberson in un’intervista pubblicata oggi da Le Temps. “Occupa una o più posti di lavoro” e potrebbe essere il “riflesso di una nuova forma di capacità contributiva”, spiega.

Se spariscono molti posti di lavoro poi ci saranno meno entrate fiscali, meno contributi sociali ed eventuali nuovi bisogni di finanziamento, rileva il docente ginevrino che ha in programma di dedicare uno studio scientifico al problema.

Le entrate servirebbero a finanziare le assicurazioni sociali e a incoraggiare l’innovazione, la formazione e attività creative e culturali. Perché – afferma – “bisognerà ben occupare le persone rimaste senza lavoro”.

Lo statuto di persone giuridiche, per le imprese, è stato creato nel 19esimo secolo e poi è seguita l’idea di tassare le società. Nello stesso senso, adesso – secondo l’esperto – si tratterebbe prima di tutto di instaurare una nuova forma virtuale di personalità e in seguito di designare un tipo specifico di imposizione.

Oltre all’aspetto di novità vi è la questione della concorrenza internazionale, riconosce Oberson. Si tratta di vedere “quale stato o regione si deciderà a introdurre una simile tassa prima degli altri con il rischio che le imprese investano altrove”, conclude.

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