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Berna vuol risparmiare sulla rivista della Quinta Svizzera

Mezzo milione in meno per la Rivista degli svizzeri all'estero. swissinfo.ch

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) intende ridurre di mezzo milione di franchi il budget del periodico per gli espatriati. L'Organizzazione degli svizzeri dell'estero (OSE) insorge.

La minaccia paventata la scorsa primavera sta per concretizzarsi: il DFAE vuole abbassare, dal 1° gennaio 2009, da 1,8 a 1,3 milioni di franchi la somma destinata alla pubblicazione della “Schweizer Revue”, l’organo per gli espatriati, disponibile in tedesco, francese, inglese e spagnolo.

Il taglio è la conseguenza delle misure di risparmio decise dal parlamento e dal governo: come gli altri Dipartimenti, anche quello degli affari esteri è costretto ad economizzare, ha spiegato il suo portavoce Lars Knuchel a swissinfo, confermando una notizia diffusa dalla radio svizzera tedesca DRS.

“Una riduzione di mezzo milione significherebbe che potremmo essere ancora meno al passo con l’attualità”, afferma il caporedattore della Schweizer Revue Hein Eckert. La rivista potrebbe infatti essere pubblicata soltanto quattro volte all’anno, invece di sei come adesso.

Penalizzata indirettamente anche la Gazzetta svizzera

Questa cura dimagrante si ripercuoterebbe indirettamente anche sulla Gazzetta svizzera, il mensile degli svizzeri in Italia. La redazione del periodico, infatti, traduce nella lingua di Dante e pubblica tutte le comunicazioni ufficiali delle autorità elvetiche e le informazioni del Segretariato degli svizzeri dell’estero che appaiono sulla Revue.

La retribuzione di questo lavoro si aggira fra i 100mila e i 120mila franchi all’anno, a seconda della quantità di pubblicazioni, e costituisce circa un quarto del budget del periodico, che si attesta sui 400mila franchi all’anno, spiega il presidente dell’Associazione Gazzetta svizzera Robert Engeler. Di conseguenza, se il numero di pubblicazioni della Schweizer Revue diminuisce, calano anche gli introiti per la Gazzetta svizzera.

L’elettronica al posto della carta?

Il DFAE vuole garantire anche in futuro l’informazione per gli svizzeri all’estero, puntualizza Knuchel. Considerate le nuove abitudini in materia di comunicazione, si pensa ad un ampliamento del sito internet esistente. L’idea verrà ora esaminata di concerto con l’OSE, aggiunge il portavoce.

Per il direttore dell’OSE Rudolf Wyder è però chiaro che non si può semplicemente sostituire un prodotto stampato con un’offerta in rete. “Non tutti i compatrioti all’estero hanno un allacciamento a internet”, osserva.

A suo parere, la Confederazione ha il compito di informare i propri espatriati in modo che costoro possano partecipare alla vita politica elvetica. “La rivista assolve questa missione e rappresenta inoltre un importante canale per i consolati e le associazioni di svizzeri all’estero nelle regioni”, sottolinea Wyder.

Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime Robert Engeler, per il quale è impensabile che tutti gli svizzeri all’estero possano consultare la rivista in forma elettronica.

Un mezzo d’informazione importante per la Quinta Svizzera

Secondo il direttore dell’OSE, anche l’idea di inviare la rivista unicamente su ordinazione è tutt’altro che un’ottima soluzione. “Raggiungere tutti gli svizzeri che vivono all’estero non sarebbe più possibile”.

Per Robert Engeler, la Confederazione sta facendo un errore. Egli ricorda che la Gazzetta e la Revue informano gli espatriati su tutti i temi ufficiali importanti riguardanti la Svizzera e sulle votazioni. Quest’ultima informazione è fondamentale per consentire ai cittadini elvetici all’estero di partecipare alla vita politica ed esercitare i diritti popolari.

Oltre a consentire agli espatriati di mantenere il legame con la Svizzera, questi organi di informazione costituiscono anche l’unico mezzo di comunicazione fra gli svizzeri all’interno dei vari paesi, aggiunge Engeler.

Calano i fondi, mentre aumentano gli svizzeri all’estero

L’OSE non intende ingoiare tranquillamente il rospo del risparmio e arrangiarsi da sola a trovare i mezzi finanziari per mantenere il ritmo di pubblicazione attuale della rivista. Come primo passo discuterà il problema con dei parlamentari, in particolare i membri del Gruppo interparlamentare svizzeri all’estero. La questione sarà d’altra parte tematizzata alla prossima seduta del Consiglio degli svizzeri all’estero il 22 agosto a Friburgo.

Le organizzazioni degli svizzeri di Francia, Germania e Italia, nell’ambito delle loro assemblee, avevano già approvato all’unanimità la scorsa primavera risoluzioni trasmesse a Micheline Calmy-Rey, in cui si appellavano alla ministra degli affari esteri affinché facesse tutto il possibile per consentire il proseguimento della rivista nella forma attuale.

Negli ultimi anni si è già risparmiato, rammenta Robert Engeler. Grazie a misure di razionalizzazione, sono stati ridotti i costi. Così è stato possibile aumentare del 20% la tiratura della Gazzetta svizzera per rispondere all’accresciuta domanda, nonostante che il contributo della Confederazione fosse leggermente diminuito. Non si possono tagliare ulteriormente i mezzi a disposizione, quando continua a progredire il numero degli svizzeri dell’estero, rileva.

Engeler s’interroga poi sull’utilità dell’operazione per le casse federali. Il taglio del DFAE equivale infatti a circa 70 centesimi in meno versati dalla Confederazione per ogni svizzero dell’estero.

swissinfo, Gaby Ochsenbein
(Traduzione e adattamento di Sonia Fenazzi)

Circa 670mila svizzeri risiedono all’estero.

La maggioranza vive in paesi europei. In Italia ve ne sono quasi 48mila.

Circa 120mila svizzeri all’estero sono iscritti nei registri elettorali.

La Rivista per gli svizzeri all’estero è giunta al 35° anno di pubblicazione. Disponibile in tedesco, francese, inglese e spagnolo, ha una tiratura di 400mila copie.

Viene distribuita gratuitamente agli svizzeri registrati all’estero.

Lo scopo è di tenere al corrente i connazionali espatriati degli sviluppi importanti in Svizzera. In particolare li informa su leggi, diritti e doveri che li riguardano direttamente.

Pioniere dei periodici per la Quinta Svizzera, il giornale degli svizzeri in Italia esiste da 39 anni.

La Gazzetta conta 11 numeri all’anno: è pubblicata tutti i mesi, ad eccezione di agosto.

Attualmente ha una tiratura di 28’400 copie.

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