Prospettive svizzere in 10 lingue

Amministrative in Ungheria, Orban perde Budapest

Il partito Fidesz di Victor Orban ha perso il controllo di Budapest e di oltre la metà dei capoluoghi dell'Ungheria KEYSTONE/EPA MTI/ZSOLT SZIGETVARY sda-ats

(Keystone-ATS) In quella che si profila come la più cocente sconfitta elettorale da quando il premier è al potere, il partito Fidesz di Victor Orban ha perso il controllo di Budapest e di oltre la metà dei capoluoghi dell’Ungheria.

Il rovescio è avvenuto in elezioni amministrative in cui le opposizioni, in genere divise, si sono unite attraverso desistenze anche clamorose. Si tratta di risultati parziali ma pubblicati sul sito dell’Ufficio elettorale nazionale (Nvi) e relativi a circa il 75% delle schede scrutinate.

Gergely Karacsony, il 44enne candidato dei Verdi che si è imposto in primarie fra tutti i partiti d’opposizione a Budapest starebbe ottenendo il 50,4% dei fronte di un 44,6% per ora attribuito al sindaco uscente, il settantunenne Istvan Tarlos, un fedelissimo di Orban e come lui in carica dal 2010.

Dei 20 capoluoghi in palio, in più della metà sono in testa i candidati delle opposizioni, che si sono presentate unite, a Budapest accordandosi in desistenze anche con la formazione nazionalista di destra Jobbik. Una serie di piccoli Comuni dovrebbero invece rimanere sotto il contro del partito del premier.

In Ungheria si è votato per l’elezione di sindaci ed assessori con sistema maggioritario, e per le assemblee provinciali sulla base di liste di partito. L’opposizione aveva speranze di vincere contro il candidato di Fidesz solo dove ha presentato un solo sfidante appoggiato da tutti i partiti, come nel caso di Budapest: uno schema di desistenze sistematiche senza precedenti in un Paese dominato dalla formazione del premier conservatore, populista e sovranista in rotta di collisione con le politiche europee.

Il nazionalista Orban è al potere da quasi un decennio dopo essere stato premier già tra il 1998 e il 2002. La campagna elettorale per le amministrative è stata la più dura e volgare probabilmente mai vissuta in Ungheria.

L’apparato propagandistico di Fidesz ha cercato di screditare gli sfidanti con tutti i mezzi, anche presentandoli come “pagliacci inadatti all’incarico”. E lo stesso Orban aveva minacciato di tagliare fondi alle città dove gli elettori “voteranno male”.

Su Facebook sono circolate riprese e intercettazioni telefoniche per compromettere candidati. In un video è apparso anche Zsolt Borkai, esponente di Fidesz e sindaco di Gyor, una città industriale dell’Ungheria occidentale, mentre partecipa a una festa su uno yacht con prostitute e – si sostiene – droga. L’ex campione olimpico di ginnastica ha ammesso l’errore e si è scusato.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR