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Bally si concentra in Ticino

Fondato 150 anni fa, il prestigioso calzaturificio svizzero è oggi controllato da una società americana Keystone Archive

Nuova ondata di ristrutturazioni alla Bally, a scapito di Schönenwerd e a favore del Ticino. Il calzaturificio in una nota precisa che rafforzerà la capacità di produzione del centro di Caslano e trasferirà in Ticino le funzioni amministrative finora svolte nella località solettese. Complessivamente i nuovi posti di lavoro a sud delle Alpi saranno un'ottantina.

Il numero dei dipendenti nella produzione a Caslano passerà quest’anno da 130 a circa 140 persone. Nel rafforzamento della logistica saranno inoltre creati altri 20 impieghi. Le funzioni centrali nei campi della finanza, dell’informatica e dell’amministrazione del personale, che ora occupano 60 persone a Schönenwerd, saranno «adeguate all’attuale entità degli affari» e «trasferite nella sede principale in Ticino», prosegue la nota.

Oltre alla riduzione di circa 60 impieghi nella località solettese, la Bally prevede la chiusura della filiale di San Gallo e la concentrazione delle attività di vendita a Ginevra e Lucerna dei negozi principali, rispettivamente della Rue du Marché e della Grendelstrasse. Tale decisione potrebbe riguardare 20 impieghi. L’ottimizzazione della rete di vendita prevede anche il trasferimento del negozio di Lugano «nell’elegante via Nassa».

Tenuto conto dei nuovi posti di lavoro in Ticino, delle possibilità di trasferimento e dei pensionamenti anticipati, i licenziamenti saranno circa 40, prosegue la nota. L’impresa rileva di avere avviato colloqui con i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati e le autorità. Per i dipendenti colpiti dal provvedimento è stato predisposto un piano sociale.

A Schönenwerd rimarranno solo il Museo delle calzature della Bally, l’archivio e il punto di vendita diretto (Outlet Store). A fine anno il personale il Ticino dovrebbe salire a circa 350.

In una nota, il sindacato Unia deplora la nuova riduzione del personale. In seguito alla chiusura di tre negozi, più di 20 venditrici si troveranno senza impiego. L’organizzazione sottolinea che spesso si tratta di persone che lavorano da molti anni alle dipendenze della Bally. Unia ricorda che nel 1999 erano già stati chiusi in Svizzera 19 punti di vendita su 40.

Il gruppo Bally è stato fondato ben 150 anni fa. Dall’ottobre 1999 è controllato integralmente della società americana di investimento Texas Pacific Group.

swissinfo e agenzie

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