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Borsa svizzera: si conferma in ribasso

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera si conferma in ribasso anche nel pomeriggio: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 8027,08 punti, in flessione dello 0,78% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,79% a 8766,99 punti.

L’aumento dei rendimenti sui mercati obbligazionari spinge taluni a realizzare i guadagni nel comparto azionario, ha spiegato un operatore. “Gli investitori sono nervosi e confusi”, ha aggiunto. Nessuno vuole assumersi rischi, proprio all’inizio della nuova stagione dei trimestrali e in una settimana in cui è prevista la pubblicazione di importanti dati congiunturali americani.

Gli indicatori potrebbero avere un impatto anche sulla politica monetaria. Venerdì scorso la presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha parlato di un’economia “ad alta pressione”, facendo capire come l’istituto sia più orientato a lasciar correre l’inflazione.

Giovedì saranno rese note anche le ultime decisioni della Banca centrale europea (Bce). Gli specialisti si aspettano parole, non fatti: non è infatti previsto alcun cambiamento dei tassi o del programma di acquisto di titoli.

Per quanto riguarda i singoli titoli si sono risollevati dai minimi di giornata i bancari UBS (-0,60%), Credit Suisse (-0,38%) e Julius Bär (-0,15%): Bank of America ha presentato risultati trimestrali superiori alle attese. Non migliorano gli assicurativi Zurich (-0,51%), Swiss Life (-0,20%) e Swiss Re (-0,62%).

Male orientati sono pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,27%), Adecco (-1,07%), Geberit (-0,56%) e LafargeHolcim (-0,20%). Particolarmente sotto pressione è il segmento del lusso, con Swatch (-2,60%) che come Richemont (-2,94%) sconta i realizzi di guadagno dopo la buona performance della settimana scorsa.

Nestlé (-1,00%), Roche (-0,89%) e Actelion (-0,94%) informeranno giovedì sull’andamento degli affari. Novartis (-0,66%) farò la stessa cosa la settimana prossima.

L’unico valore non negativo è Syngenta (invariata), che cerca il rimbalzo dopo aver sofferto venerdì per le voci di una fusione fra Sinochem e ChemChina, un processo che agli occhi di taluni potrebbe rallentare l’acquisizione della società renana da parte di ChemChina.

Nel mercato allargato in evidenza Orascom (+2,33%), dopo l’annuncio di un importante contratto. Sul fronte opposto cede Banca nazionale svizzera (-4,59%).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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