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Borsa svizzera chiude contrastata, SMI -0,07%

(Keystone-ATS) Chiusura contrastata per la Borsa svizzera, con l’indice SMI dei titoli guida in lieve flessione dello 0,07% a 8’634,61 punti, mentre l’indice complessivo SPI si è mantenuto sopra la soglia della parità: +0,04% a quota 10’400,88.

I mercati sono sempre in attesa delle decisioni della Fed americana e i pronostici indicano che ci si avvia verso un nuovo rialzo dei tassi di interesse, il secondo dall’inizio dell’anno. Una stretta appare infatti scontata nonostante i rischi di una guerra commerciale, innescata peraltro dal presidente Usa Donald Trump. Si calcola che l’aumento sarà di un quarto di punto.

L’attenzione è puntata anche sulla Bce di Mario Draghi che domani potrebbe scoprire le carte sulla tempistica della fine del quantitative easing. Le attese sono per una riduzione graduale degli acquisti, attualmente pari a 30 miliardi di euro al mese, fino ad azzerarli entro fine anno.

Sulla piazza zurighese Julius Bär (senza variazioni a 60,38 franchi) è stato l’unico titolo bancario a rimanere a galla, mentre hanno ceduto terreno UBS (-0,70% a 15,61 franchi) e Credit Suisse (-1,02% a 15,50 franchi). CS ha annunciato in mattinata di aver concluso un accordo extragiudiziale nell’ambito della vertenza che opponeva l’istituto al gruppo bancario americano Lehman Brothers, fallito per la crisi dei mutui subprime.

Nello stesso comparto finanziario sono scivolati all’indietro pure gli assicurativi Zurich (-1,06% a 298,80 franchi), Swiss Re (-0,79% a 88,12 franchi) e Swiss Life (-0,09% a 348,50 franchi).

Contrastati i pesi massimi difensivi: il gigante dell’alimentare Nestlé ha allungato leggermente il passo (+0,35% a 74,80 franchi) e impercettibilmente anche Novartis (+0,05% a 74,72 franchi), ma non Roche (-0,12% a 209,50 franchi).

In ripresa, dopo il tonfo di ieri, il segmento del lusso: Swatch ha messo segno un progresso dell’1,37% (a 496,70 franchi) e Richemont dello 0,48% (a 92,56 franchi). Tutti negativi invece i valori ciclici, con LafargeHolcim in flessione dell’1,26% (a 51,82 franchi).

Sul mercato allargato Cicor ha guadagnato il 7,72% (a 67,00 franchi): stamane il gruppo industriale neocastellano attivo nella microelettronica ha rivisto al rialzo i pronostici semestrali relativi a utili e fatturato. In picchiata Meyer Burger (-4,42% a 1,02 franchi), contro la quale è stata avviata un’inchiesta per mancato rispetto delle norme relative alla presentazione dei conti.

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