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Borsa svizzera chiude positiva, SMI +1,03%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera, con un’accelerazione sul finale, ha chiuso la prima seduta dell’anno in territorio positivo: l’indice SMI dei principali titoli è salito dell’1,03% a 9’478,92 punti e l’indice complessivo SPI dello 0,99% a quota 10’857,70.

In generale i commenti degli analisti in questo primo scorcio del 2018 sono stati prudentemente ottimistici: “i tassi di interesse rimangono bassi e alternative agli investimenti in azioni non esistono”, ha dichiarato un operatore di borsa. Sul piano europeo è stato diffuso il dato sulla disoccupazione in Germania, scesa ai minimi storici, mentre dagli Stati Uniti è giunta notizia dell’aumento, inaspettato, dell’indice Ism che monitora l’andamento del settore manifatturiero.

Sul fronte interno la prima seduta dell’anno è apparsa apriva di stimoli. Stamane è stato pubblicato l’indice PMI dell’industria svizzera, salito a 65,2 punti, il valore più alto da luglio del 2010. Il franco si è intanto indebolito rispetto all’euro e anche rispetto al dollaro.

L’andamento della borsa di Zurigo è stato frenato dal colosso dell’alimentare Nestlé (-0,50% a 83.38 franchi). Il gigante della farmaceutica Novartis, che ha ottenuto una certificazione negli USA per un suo medicinale per il trattamento del cancro al seno, ha invece allungato dell’1,33% (a 83.50 franchi) e ancora meglio ha fatto la concorrente Roche (+1,87% a 251.10 franchi), sostenuta da una raccomandazione di JPMorgan.

Il segmento del lusso, partito titubante, si è ripreso con il passare delle ore (Swatch +1,36% a 402.80 franchi; Richemont +1,13% a 89.30 franchi), mentre gli assicurativi si sono dimostrati fiacchi: Zurich Insurance è scivolata leggermente dello 0,03% (a 296.50 franchi) e Swiss Life dello 0,09% (a 344.70 franchi). Solo Swiss Re (+0,10% a 91.34 franchi) è riuscita a rimanere a galla.

Molto più dinamici, nello stesso comparto finanziario, i bancari: UBS è avanzata del 2,17% (a 18.33 franchi), Credit Suisse dello 0,98% (a 17.57 franchi) e Julius Bär dell’1,07% (a 60.24 franchi).

Tonici anche i titoli ciclici, più sensibili alle variazioni congiunturali. Adecco, approfittando di una raccomandazione di Credit Suisse, è salita del 2,11% (a 76.12 franchi), ma si sono comportate bene anche ABB (+1,19% a 26.43 franchi), LafargeHolcim (+1,98% 56.04 franchi), Lonza (+2,47% a 269.80 franchi), Sika (+2,00% a 7’895.00 franchi) e in misura minore Geberit (+0,23% a 430.10 franchi).

Completano il quadro dei 20 principali titoli Givaudan (+1,73% a 2’291.00 franchi), SGS (+0,71% a 2’559.00 franchi) e Swisscom (+0,37% a 520.40 franchi).

Sul mercato allargato ha richiamato l’attenzione degli investitori il gruppo biofarmaceutico ginevrino Addex Therapeutics, che stamane ha annunciato di aver avviato un partenariato strategico con la società americana Indivior Plc: il titolo in borsa è salito del 32,75% (a 3.04 franchi). In ascesa anche AMS (+6,59% a 94.28 franchi), che lo scorso anno è cresciuta del 208%, così come Idorsia (+4,05% a 26.48 franchi ) e Cicor (+13,39% a 68.60 franchi).

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