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CF: André Kudelski sarà presidente del cda di Innosuisse

André Kudelski (foto d'archivio) Keystone/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Il 56enne vodese André Kudelski sarà il presidente del consiglio di amministrazione di Innosuisse, la nuova agenzia federale per la promozione dell’innovazione che dal primo gennaio 2018 sostituirà l’attuale Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI).

Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. “Sono particolarmente fiero per la nomina di Kudelski”, ha dichiarato oggi in una conferenza stampa a Berna il ministro dell’economia, della formazione e della ricerca Johann Schneider-Ammann. Per il consigliere federale, “Innosuisse deve consentire alla Svizzera di rimanere al ‘top dell’innovazione’, migliorando la competitività delle imprese elvetiche e in particolare delle PMI”.

Dal canto suo, l’attuale CEO della Kudelski SA, attiva nelle soluzioni informatiche ed elettroniche per la televisione a pagamento e gli accessi digitali con sede a Cheseaux-sur-Lausanne (VD), ha detto di essere “onorato” per la fiducia in lui riposta dal governo. A suo avviso, Innosuisse dovrà permettere alle PMI di affrontare al meglio le sfide della globalizzazione e della digitalizzazione.

Kudelski ha inoltre sottolineato che alla Svizzera “non basta più essere altrettanto performante dei suoi vicini, ma deve essere la migliore” nella promozione dell’innovazione, delle start-up e del trasferimento di sapere e tecnologia.

Nel nuovo cda Kudelski sarà affiancato da altre sei personalità di spicco attive negli ambienti scientifici ed economici.

Si tratta di Edouard Bugnion, professore al Politecnico federale di Losanna, Thierry Calame, Co-Head del gruppo Intellectual Property, Lenz & Staehelin di Zurigo, da Trudi Haemmerli, CEO e direttore di PerioC Ltd, Martina Harayama, direttrice della School of Engineering di Winterthur (ZH), Marco Illy, Head of Swiss Investment Banking del Credit Suisse di Zurigo, nonché Nicola Thibaudeau, CEO di Micro Precision System (MPS) di Bienne.

Concretamente, la legge Innosuisse (LASPI) – adottata il 16 giugno scorso dalle Camere federali – costituisce la base legale per trasformare la CTI in un ente di diritto pubblico che avrà il compito di sostenere le imprese e l’innovazione in modo ancora più mirato. Stando al governo, il consiglio di amministrazione di Innosuisse avrà un peso determinante per il suo successo.

La sua missione sarà di ultimare entro la fine del 2017 i preparativi per il varo di Innosuisse e di approvare il programma pluriennale, il bilancio preventivo e il rapporto di gestione annuale, nonché adoperarsi per l’attuazione degli obiettivi strategici del Consiglio federale.

Conformemente al messaggio sui crediti per la ricerca e la formazione (FRI) 2017-2020, per i prossimi tre anni Innosuisse potrà contare su un credito di 950 milioni di franchi. Per il 2018 è stato definito un limite di spesa di 238,4 milioni, per il 2019 di 236,9 milioni e per il 2020 di 230,7 milioni di franchi.

Innosuisse avrà inoltre due compiti in più rispetto alla CTI: da un lato, attribuire borse di studio a diplomati delle università professionali che presentano una spiccata attitudine verso le innovazioni pratiche; dall’altro, sostenere con misure di sensibilizzazione e di formazione le persone che intendono creare un’impresa o rilevarne una.

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