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Corte Strasburgo, accedere a cinema in sedia rotelle non è diritto

Le porte della corte europea sono rimaste bloccate per il disabile svizzero. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Non esiste un diritto ad accedere in sedie rotelle al cinema: lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo, non entrata in materia su un ricorso presentato da un ginevrino che, per motivi di sicurezza, si era visto rifiutare l’entrata allo spettacolo.

L’uomo – sostenuto da Inclusion Handicap, un’organizzazione federativa delle associazione elvetiche dei disabili – si riteneva vittima di una discriminazione. Voleva vedere un film che veniva proiettato in una sola sala di Ginevra, una struttura rinnovata prima dell’entrata in vigore della legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili.

I giudici di Strasburgo hanno però argomentato che dall’articolo 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, che sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare, non può essere dedotto il diritto di accedere a un cinema particolare per vedervi uno specifico film, se vi sono altri cinema nelle vicinanza.

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