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CSt: Berna dovrebbe partecipare maggiormente a costi rifugiati

Il consigliere agli Stati Philipp Müller (PLR/AG) durante i dibattiti odierni alle Camere. Keystone/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) In futuro, la Confederazione dovrebbe essere chiamata a pagare interamente i costi non coperti per i rifugiati accolti o ammessi a titolo provvisorio per un periodo di dieci anni, e non solo per 5-7 anni come avviene attualmente.

Con 31 voti contro 10 e 2 astenuti, Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi una mozione in tal senso di Philipp Müller (PLR/AG). Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.

“La recente politica d’asilo della Confederazione è estremamente cara e poco efficace”, ha sottolineato l’autore della mozione. Cantoni e comuni non hanno voce in capitolo sulla politica di accoglienza, sebbene l’aumento delle richieste d’asilo li metta sempre più sotto pressione.

Attualmente, Berna rimborsa ai cantoni i costi dei rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse a titolo provvisorio durante i primi 5-7 anni. Tuttavia, la maggior parte dei rifugiati ricorrono all’aiuto sociale per un periodo più lungo, ha deplorato Müller, sostenuto dalla maggioranza borghese della Camera dei cantoni.

Più in generale, i forfait versati da Berna nell’ambito dell’asilo sono insufficienti per i cantoni, ha rilevato Beat Vonlanthen (PPD/FR).

Benché il regolamento dei costi nel settore dell’asilo sia insoddisfacente, esso deve essere negoziato tra la Confederazione e i cantoni, ha sottolineato dal canto suo Christian Levrat (PS/FR). Non spetta al Parlamento “legare le mani” al Consiglio federale per questioni di ripartizione dei compiti.

La ministra della giustizia Simonetta Sommaruga ha invitato i cantoni ad affrontare il tema attorno a un tavolo di negoziazione. “Insieme, possiamo trovare una soluzione sensata, che non nuocerebbe agli sforzi dei cantoni in materia di integrazione”, ha dichiarato invano la consigliera federale, invitando il plenum a seguirla. Ma solo la maggioranza della sinistra e qualche popolare-democratico si sono opposti al testo.

Sempre secondo la mozione, i cantoni che non procedono in modo sufficientemente risoluto al rinvio o che trascurano l’integrazione dei rifugiati dovrebbero assumersene le conseguenze finanziarie.

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