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Del Ponte: per incontrare Calmy-Rey tre mesi, Chirac sette giorni

"Sapete chi ha rifiutato di ricevermi? Il Papa", ha raccontato l'ex procuratrice Carla Del Ponte (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/CYRIL ZINGARO sda-ats

(Keystone-ATS) Riuscire a ottenere un colloquio con una consigliera federale svizzera è assai più difficile che avere un abboccamento con un presidente francese: lo ha raccontato l’ex procuratrice Carla Del Ponte, durante una discussione su un podio del Festival del film di Locarno.

“Avevo bisogno di un incontro con (Micheline) Calmy-Rey, ministro degli affari esteri svizzero: ci sono voluti tre mesi buoni”, ha osservato l’ex procuratrice del Tribunale penale internazionale. Avevo bisogno di incontrare il presidente (francese Jacques) Chirac: sette giorni”.

“Chirac un galantuomo”, prosegue Del Ponte. “Il baciamano del presidente Chirac, ve l’assicuro, non lo riceve nessuno un baciamano così”.

“Sapete chi ha rifiutato di ricevermi? Il Papa”, ha raccontato ancora. Anche se non è lui ad aver detto di no, sono stati i suoi aiutanti, ha spiegato.

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