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Delegazione esercito Birmania in visita in Svizzera

La visita è stata anche un'occasione per parlare della crisi dei Rohingya. KEYSTONE/EPA/ABIR ABDULLAH sda-ats

(Keystone-ATS) Una delegazione dell’esercito birmano è in visita in Svizzera. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), contattato dall’ats, ha confermato la visita di sei membri dell’esercito della Birmania, interessati a compiere un viaggio di studio sul federalismo.

La Confederazione ha colto l’occasione per esprimere le sue preoccupazioni in merito alla situazione nel Paese dell’Asia sudorientale: “Il programma del viaggio è stato ripensato in modo che la Svizzera possa ricordare ai suoi interlocutori che condanna le violenze armate avvenute a Rakhine. È dovere di ogni Stato rispettare pienamente gli obblighi in materia di diritto internazionale e prevenire ogni violazione dei diritti dell’uomo”, ha sottolineato il DFAE.

A guidare la delegazione birmana è il vice-capo dell’esercito Soe Win. Alcune riunioni sono in programma con l’amministrazione federale ed esperti esterni sulla sicurezza e il diritto umanitario, il diritto internazionale, la politica di pace, il federalismo e la protezione dei minori.

I sei esponenti dell’esercito birmano hanno già incontrato alcuni rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), unica organizzazione umanitaria attualmente attiva nel nord dello Stato di Rakhine insieme alla Croce Rossa locale. La discussione si è incentrata sulla situazione umanitaria e l’azione della CICR per stabilizzare la regione, ha indicato una portavoce dell’organizzazione.

Oltre un milione di musulmani di etnia Rohingya – non riconosciuta dal governo – vivono nello stato di Rakhine, nel nord-ovest della Birmania. Il governo birmano li considera “immigrati clandestini” provenienti dal vicino Bangladesh. L’Onu calcola che dall’inizio delle operazioni dell’esercito birmano a fine agosto almeno 582 mila Rohingya siano fuggiti oltreconfine con mezzi di fortuna.

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