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Dick Marty insignito del Premio per i diritti umani

Dick Marty l'8 giugno scorso mentre presenta il suo secondo rapporto sulle prigioni della CIA Keystone

Il consigliere agli Stati ticinese e parlamentare del Consiglio d'Europa Dick Marty ha ricevuto il Premio per i diritti umani 2007 dell'ONG International Service for Human Rights.

Il riconoscimento gli è stato attribuito per il ruolo avuto nella denuncia delle carceri segrete della CIA.

Grazie ai suoi due rapporti elaborati per conto del Consiglio d’Europa, Dick Marty è riuscito a fare un po’ di luce nel triste capitolo di violazione dei diritti umani che sono stati le carceri segrete della CIA e i trasferimenti illegali dei prigionieri, scrive l’organizzazione non governativa (ONG) International Service for Human Rights (ISHR).

Durante la cerimonia della consegna del premio, avvenuta sabato nella Chiesa francese di Berna, l’ex presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Cornelio Sommaruga ha dal canto suo sottolineato il fatto che il senatore ticinese abbia accettato senza esitare la missione affidatagli dal Consiglio d’Europa.

I fini non giustificano i mezzi

Dick Marty – ha proseguito Sommaruga – ha sempre sottolineato che nella lotta al terrorismo i fini non giustificano i mezzi, continuando a chiedere ai governi una maggiore trasparenza in merito.

Il relatore speciale del Consiglio d’Europa si è pure mostrato inflessibile anche nei confronti del governo svizzero, che aveva tollerato i voli della CIA nello spazio aereo elvetico.

Marty, che per l’occasione ha ricevuto un dipinto della pittrice bernese Ruth Loeb, va così ad aggiungersi ad altre dieci personalità premiate dalla sezione elvetica dell’ISHR, tra cui il Dalai Lama, l’ex consigliere federale Adolf Ogi e l’eco-attivista Bruno Manser.

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Liste nere

Dick Marty ha presentato due rapporti, nel giugno del 2006 e nel giugno del 2007, nei quali denunciava l’esistenza – in particolare in Polonia e Romania – di prigioni segreti dell’agenzia di spionaggio statunitense. Aveva inoltre accusato diversi paesi europei di aver chiuso gli occhi sulle attività illegali della CIA.

Il consigliere agli Stati ticinese ha pure condotto un’inchiesta sulle liste nere dell’ONU sui presunti terroristi, introdotte nel 1999 dopo le prime sanzioni nei confronti del regime talebano.

Il suo rapporto sarà presentato lunedì a Parigi davanti a una commissione del Consiglio d’Europa. Lo scorso mese di aprile, Marty aveva già criticato il fatto che queste liste fossere segrete, togliendo così agli accusati la possibilità di difendersi.

swissinfo e agenzie

L’International Service for Human Rights è stato fondato nel 1972 in Germania sulla base della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclamata dall’ONU nel 1948.

Questa ONG annovera circa 30’000 membri presenti in 26 paesi. Il suo obiettivo è di promuovere la comprensione e la tolleranza.

L’associazione gode dello statuto di osservatore in seno al Consiglio d’Europa a Strasburgo e presso il Consiglio economico e sociale dell’ONU.

Nato nel 1945 a Sorengo, nel canton Ticino, Dick Marty ha conseguito un dottorato in diritto dopo studi a Neuchâtel e a Friburgo (Germania).

Tra il 1975 e il 1989 è stato sostituto e poi procuratore pubblico nel canton Ticino.

Dopo aver fatto parte per 6 anni del governo cantonale ticinese, dal 1995 siede nella Camera alta del Parlamento svizzero, quale rappresentante del Partito liberale radicale.

Dal 1999 è inoltre membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, di cui presiede dal 2005 la Commissione degli affari giuridici e dei diritti umani.

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