Prospettive svizzere in 10 lingue

Discussioni su accordo con Mercosur, contadini non partecipano

Allevamento bovino in Argentina KEYSTONE/AP/NATACHA PISARENKO sda-ats

(Keystone-ATS) Johann Schneider-Ammann vuole accelerare la firma di un accordo di libero scambio con il Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale.

Il consigliere federale ha invitato oggi i rappresentanti di 26 organizzazioni economiche e agricole a una tavola rotonda sul tema, ma l’Unione svizzera dei contadini (USC) ha rinunciato a partecipare all’incontro.

L’associazione aveva già preso le distanze dal vertice in gennaio. Essa giustifica la decisione con il suo “no” espresso a fine novembre riguardo alla visione globale sullo sviluppo della politica agricola presentata dal Consiglio federale, programma al quale sono legate le trattative col Mercosur nonostante siano “due questioni separate”, spiega l’USC in una nota.

“Deploro questa assenza. Dobbiamo poter dialogare e trovare delle soluzioni insieme”, ha affermato il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ai media a margine del meeting. La stipulazione di un’intesa con il Mercosur, che riunisce Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay permetterebbe alle imprese esportatrici svizzere di accedere a questo mercato dal grande potenziale, ai suoi 260 milioni di consumatori e a una classe media in crescita.

La Confederazione deve però essere disposta a fare qualche concessione in ambito agricolo per raggiungere l’obbiettivo, fa notare il DEFR in un comunicato odierno. Il governo ha tenuto conto dei negoziati in corso sul fronte Mercosur nella sua Analisi globale dell’evoluzione della politica agricola, approvata lo scorso novembre. Un documento che prevede diverse riforme a partire dal 2022 e contempla anche una riduzione della protezione doganale, eventualmente attenuata da misure di accompagnamento.

L’USC si oppone a questa strategia. A suo avviso il piano dell’esecutivo non prevede delle contromisure per attenuare e finanziare le ingenti perdite che le famiglie contadine subiranno. Dal canto loro, i partecipanti alla riunione odierna concordano sul fatto che il protezionismo non è un’opzione, ha messo in risalto Schneider-Ammann, stando al quale un accordo comporterebbe un deficit limitato per l’agricoltura, inferiore al 5%. Per economiesuisse l’operato del Consiglio federale sul dossier potrà evitare in futuro pericolose discriminazioni per le aziende elvetiche, mentre Swissmem si aspetta una grande crescita quando l’accesso al mercato dell’America meridionale sarà facilitato.

La tavola rotonda, denominata Mercosur-Agricoltura, si prefiggeva di delineare con maggior precisione gli interessi dei settori coinvolti. Tutti i rami rappresentati hanno rilevato l’importanza del dialogo – precisa il DEFR – e sottolineato che gli accordi di libero scambio sono una necessità economica per Berna.

Gli attori hanno d’altro canto messo in evidenza che l’apertura del mercato comporta anche sfide dovute alla nuova concorrenza. Pur esprimendo riserve, i rappresentanti dell’agricoltura hanno valutato che esistono delle opportunità per alcuni dei loro prodotti, si legge ancora nella nota.

La Svizzera sta cercando di mandare in porto rapidamente – Schneider-Ammann spera entro la fine dell’anno – un’intesa commerciale con gli Stati sudamericani perché gli stessi sono vicini a metterla per iscritto con l’Unione europea. Per gli esportatori elvetici, ciò sarebbe molto svantaggioso in termini di competitività. La Confederazione trasferisce attualmente nel Mercosur 4 miliardi di franchi di merce e servizi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR