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L’Expo 2015 si prepara allo sprint finale

“Confooderatio Helvetica” sarà il terzo padiglione più importante per superficie di tutta l’esposizione universale. swissinfo.ch

A poco più di 100 giorni dall’apertura della grande esposizione universale, a Milano avanzano i lavori al sito espositivo, ma continuano anche i tentativi d’infiltrazione da parte della criminalità organizzata. E non mancano nemmeno le polemiche. 

Camminare nei solchi e nelle pozzanghere creati dai mezzi pesanti senza sporcarsi di fango, non è facile. Ma la visita al cantiere del padiglione svizzero “Confooderatio Helvetica” Collegamento esternodi Expo 2015 Collegamento esternorestituisce il sorriso. I lavori sono ad un buon punto e sin da lontano si notano le sagome dei tre piani della Casa svizzera e quelle delle quattro torri, i due elementi architettonici principali del progetto, disegnato dallo studio Netwerch GmbH Brugg. 

Confooderatio Helvetica

La partecipazione della Confederazione a Expo Milano 2015 è affidata a Presenza Svizzera, l’organismo del Dipartimento federale degli affari esteri incaricato di promuovere l’immagine della Svizzera all’estero.

Governo e parlamento hanno concesso un credito di 23,1 milioni di franchi per il padiglione svizzero, “Confooderatio Helvetica”, di cui 8 milioni dovranno essere finanziati da sponsor pubblici e privati: cantoni, città e aziende.

“Confooderatio Helvetica” è il terzo padiglione per superficie di tutta l’esposizione, dopo quello italiano e tedesco. Comprende 4 torri di vetro e legno, contenenti prodotti alimentari svizzeri, che potranno essere riutilizzate alla fine dell’esposizione.

Accanto ad esse vi è inoltre un edificio, che accoglierà un ristorante e degli spazi espositivi per i partner e gli sponsor del padiglione svizzero.

“Abbiamo completato la costruzione dei tre piani della Casa svizzera e abbiamo già montato la copertura e provveduto alla sua impermeabilizzazione”, racconta a swissinfo.ch Florian Weber, vice direttore dei lavori, guidandoci nel cantiere. Dove, distribuiti su due turni, lavorano una cinquantina di operai dal mese di gennaio. 

“Abbiamo già finito di costruire la struttura portante delle torri del cibo. In questi giorni stiamo montando i pannelli esterni e le vetrate: queste parti sono prefabbricate e arrivano qui al cantiere dalla Svizzera, già pronte per essere collocate”, aggiunge ancora Weber, secondo il quale già dalla fine di febbraio si potrà cominciare ad allestire gli interni, posizionare la passerella di accesso e cominciare a sistemare con alberi e piante l’area verde. 

I padiglioni crescono 

Dei 54 Stati che hanno deciso di realizzare il padiglione autonomamente (a cui si devono aggiungere oltre ai quattro edificati dai Corporate Participants quello dell’Italia e dell’Unione Europea), quasi tutti hanno già cominciato i lavori di costruzione. “Lo svizzero è uno dei padiglioni che sta avanzando di più insieme a quelli dell’Azerbaijan, della Germania, dell’Angola, di Israele e della Repubblica Ceca. E siamo particolarmente fiduciosi del fatto che l’avanzamento porterà la struttura ad essere completata entro aprile”, spiega a swissinfo.ch Stefano Acbano, Participants Manager di Expo 2015 S.p.A. 

Che aggiunge: “Collaboriamo costantemente con i Paesi e convochiamo riunioni di aggiornamento periodiche per analizzare i lavori e condividiamo con loro le tabelle di avanzamento. I nostri country officers ogni settimana si sentono coi commissari dei padiglioni e con le imprese costruttrici per capire se ci sono dei ritardi e se si possono accelerare alcune procedure. E i Paesi rispondono positivamente”. 

Lavori al sito espositivo a buon punto 

Ma a far sorridere gli organizzatori ci sono anche i dati sull’avanzamento dei lavori di tutto il sito di 1,1 milioni di metri quadrati, dove dall’1° di maggio al 31 ottobre 2015 si svolgerà la grande esposizione universale. E dove lavorano giorno e notte circa 3’000 operai. Praticamente terminati tutti i sotto-servizi (fognature, sistemi di rifornimento di acqua ed elettricità), la costruzione degli otto cluster dedicati a caffè, riso, cacao, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo e isole, nei quali vengono raggruppati i paesi secondo le identità alimentari, è completata al 75% e a metà gennaio si cominceranno ad allestire gli interni. 

Le tende di acciaio e vetro che si estendono su tutto l’asse principale, detto Decumano, e su quello che lo interseca, detto Cardo, sono state tutte montate e molti dei 12’500 alberi (tra olmi, pioppi, platani, tigli) che cingeranno l’Expo sono già stati piantati. 

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Le strade interne sono state completate al 90%, mentre proseguono i lavori alla Lake Arena, l’anfiteatro all’aperto da 20’000 posti, dove sarà costruito al centro il simbolo del sito, il cosiddetto Albero della vita ipertecnologico. Il via libera alla sua costruzione è stato appena dato dopo mesi di polemiche e ritardi. A buon punto anche i lavori al Padiglione Zero la struttura di 13.000 mq che introduce i visitatori alla visita ad Expo e quelli dell’Expo Center che ospiterà tra l’altro il Media center. 

Tra polemiche politiche e infiltrazioni mafiose 

E, se ora la situazione dell’avanzamento dei lavori del sito espositivo sembra rassicurante, i problemi e le polemiche comunque non mancano. Archiviato il caso delle tangenti con la condanna al carcere di politici e manager di Expo protagonisti di quella triste pagina; commissariato il progetto denominato Vie d’Acqua da 100 milioni di euro dopo l’arresto di Antonio Acerbo, ex responsabile Construction di Padiglione Italia ed ex delegato per il canale che dovrebbe collegare il sito di Expo al centro di Milano, altri fronti sono aperti. 

 flagellare la costruzione delle opere direttamente connesse all’Expo 2015, ci sono, infatti, le infiltrazioni della criminalità organizzata. Dal 2011 ad oggi il prefetto di Milano ha firmato 66 interdittive antimafia che riguardano 45 aziende. L’ultima a subire l’interdizione e ad essere commissariata è stata la società che ha in carico i lavori di riqualificazione della Darsena, il cosiddetto porto di Milano per un valore di oltre 8 milioni di euro e che sta realizzando anche una strada attigua al sito di Expo. 

Le istituzioni promettono che i lavori andranno avanti secondo i tempi di consegna prestabiliti. “I tentativi di infiltrazione erano prevedibili e previsti. I controlli proseguono e stanno funzionando”, ha commentato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. 

Ma Expo 2015 è un terreno fertile di polemiche e discussioni che coinvolgono politici e opinione pubblica. E non passa settimana in cui non se ne discuta sui media. Tra le ultime questioni quella che riguarda la spesa di oltre otto milioni di euro commissionata ai canadesi del Cirque du Soleil per lo spettacolo “Alla Vita!”, che ha provocato la protesta di intellettuali e artisti. Anche la celebre étoile della Scala, il ballerino Roberto Bolle, l’ha detto e ripetuto: “E’ assurdo dare il palcoscenico di Expo al Cirque du Soleil, quando siamo la città della Scala e del Piccolo nel Paese dell’opera lirica e di Arlecchino”.

Dalla Svizzera direttamente ad Expo 

Dall’1° maggio al 31 ottobre 2015 le Ferrovie federali svizzere (FFS) mettono a disposizione dei visitatori dell’Expo quattro treni speciali, che saliranno a cinque ad agosto con circa 2000 posti supplementari. 

I treni diretti, i cui biglietti si possono acquistare allo sportello ferroviario o sul sito ffs.ch/expo2015Collegamento esterno, partiranno da Ginevra, Basilea, Zurigo, Bellinzona e Lugano la mattina e la sera in modo da permettere la visita all’esposizione anche in giornata. 

Dalla stazione di Zurigo a Rho Fiera sono previsti tre collegamenti aggiuntivi, uno diretto che passa dal Sempione e due collegamenti con cambio a Lugano. 

Attraverso le FFS, dall’1 gennaio al 30 aprile, è possibile sia acquistare i biglietti di ingresso a Expo in prevendita al prezzo scontato di 33,20 franchi, che dal primo maggio in poi costeranno 41,80 franchi, sia cambiare i franchi in euro attraverso gli oltre 200 sportelli del Cambio FFS disseminati nelle stazioni principali.

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