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FFS: semestre con risultati in calo

Il logo delle FFS esposto sulla sede nei pressi della stazione di Berna (Foto d'archivio). Keystone/THOMAS HODEL sda-ats

(Keystone-ATS) Nel primo semestre, le FFS hanno trasportato 1,24 milioni di passeggeri al giorno, il 3,4% in più rispetto a un anno prima. Nel traffico merci c’è stato un aumento del 14,4%, a 8,72 miliardi di tonnellate-chilometro nette.

L’utile consolidato del gruppo è però diminuito di 20 milioni di franchi (-21,3%), a 72 milioni.

Il risultato operativo EBIT è pure stato di 72 milioni (-43,1%). Un calo che si deve principalmente a un aumento delle spese per il personale e degli ammortamenti derivanti dagli investimenti effettuati, scrivono le FFS in un comunicato odierno.

Dopo il finanziamento da parte degli enti pubblici, il free cash flow (flusso di cassa operativo) è risultato di -563 milioni di franchi (-226 mio un anno prima). A pesare è stato un contributo una tantum di 690 milioni del datore di lavoro per la stabilizzazione della Cassa pensioni. Tale contributo ha gravato anche sull’indebitamento netto soggetto a interessi, che è aumentato di 865 milioni, attestandosi a 8,813 miliardi.

I ricavi del traffico viaggiatori sono rimasti stabili rispetto al primo semestre del 2015. Quelli del traffico a lunga percorrenza sono invece scesi dell’1,2%, a 1,18 miliardi di franchi. Ciò a causa di un calo della domanda sulle tratte internazionali verso la Francia, imputabile alla situazione legata alla sicurezza e alla maggiore concorrenza di autobus a lunga percorrenza, aerei e carsharing, precisa il comunicato delle FFS.

Il risultato operativo nel traffico viaggiatori è tuttavia migliorato del 12,7%, a 30 milioni franchi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il numero di viaggiatori-chilometro è cresciuto del 2,7%, a 9,3 miliardi. Alla fine di giugno gli abbonamenti per metà-prezzo in circolazione erano 2,33 milioni (-1%) e quelli generali 458’819 (+1,4%).

Il comparto merci continua ad essere penalizzato dalla forte valutazione del franco, ma ciò malgrado FFS Cargo è riuscita a incrementare decisamente il suo risultato finanziario: la perdita semestrale è scesa a 4 milioni di franchi, a fronte di un disavanzo di 25 milioni di un anno prima, mentre SBB Cargo International ha realizzato un utile di 3 milioni, contro un precedente deficit di 3,9 milioni.

Il traffico merci ha segnato complessivamente un incremento del 14,4%, raggiungendo 8,72 miliardi di tonnellate-chilometro nette. Il volume è cresciuto soprattutto nel settore delle costruzioni e dell’acciaio. Inoltre sono stati acquisiti nuovi utenti come Coca-Cola HBC Svizzera. Altrettanto significativo è l’aumento nel traffico merci transalpino, salito 12,6%, a 10,65 milioni di tonnellate nette.

Dal canto suo, FFS Infrastruttura ha venduto 88,7 milioni di tracce-chilometro (+2,4%), ma ha invece peggiorato il disavanzo semestrale a 76 milioni di franchi (-58 mio nel primo semestre 2015). Ciò è dovuto al fatto che le FFS hanno investito di più per il mantenimento dell’infrastruttura di quanto messo a disposizione dalla Confederazione con la convenzione sulle prestazioni 2013-2016. Il comparto ha però ha migliorato l’efficienza nella manutenzione, tagliando del 5% i costi di esercizio per traccia-chilometro fino a ridurli a 18,75 franchi.

Nell’immobiliare i ricavi locativi sono aumentati del 3,1%, a 224 milioni di franchi.

Con il cambiamento d’orario dell’11 dicembre, le FFS metteranno in servizio regolare la galleria di base del San Gottardo, che con i suoi 57 chilometri è il tunnel ferroviario più lungo del mondo. Il traffico merci beneficerà così di collegamenti più brevi ed efficienti e di un aumento della capacità di trasporto del 44% entro la fine del 2020.

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