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Georg Fischer in forte calo nel primo semestre

Momenti difficili per Georg Fischer. Nella foto: uno stabilimento a Losone. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Il gruppo industriale sciaffusano Georg Fischer, presente anche in Ticino, ha registrato nel primo semestre un giro d’affari di 1,92 miliardi di franchi, in calo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2018 (-5,5% senza acquisizioni e dismissioni).

Le nuove commesse sono scese pure del 20% a 1,92 miliardi. L’utile operativo EBIT è diminuito del 33,2% a 139 milioni e quello netto (dopo la deduzione delle quote di minoranza e degli effetti unici) del 32,7% a 101 milioni. Tutte le cifre sono inferiori alle attese degli analisti interrogati dall’agenzia Awp, i quali anticipavano in media un fatturato di 1,95 miliardi, ordinativi in entrata pari a 2,02 miliardi, un EBIT di 167 milioni e un utile netto di 121 milioni di franchi.

La contrazione delle vendite è dovuta in prima linea alla cessione di due fonderie in Germania che contribuivano al fatturato con 350 milioni di franchi. Nel quadro delle strategia di aumento dei margini, il gruppo aveva inoltre acquisito lo scorso anno due piccole fonderie di precisione e ridenominato la divisione GF Automotive “Casting Solutions”, che è ora focalizzata sugli affari con superleghe per i reattori dei velivoli e turbine a gas industriali. In questo modo diminuisce la dipendenza dal mercato automobilistico, cosa che dovrebbe avere effetti positivi sui margini, scrive il gruppo sciaffusano.

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