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GR: nuovo ‘Centro di conservazione’ per il Museo poschiavino

Il Museo poschiavino disporrà di un nuovo edificio oltre al Palazzo de Bassus-Mengotti. sda-ats

(Keystone-ATS) La Valposchiavo disporrà presto di un nuovo Centro di conservazione per beni culturali, a pochi passi dal Mulino Aino di Poschiavo. Dal prossimo anno accoglierà le testimonianze del Museo poschiavino, conservate ora in luoghi diversi.

La realizzazione dell’opera progettata dall’architetto Urbano Beti è stata possibile grazie a generosi sponsor, come informa la Fondazione Ente Museo poschiavino in una nota. Le facciate sono rivestite con legno ricavato dagli alberi caduti nella regione in seguito all’ondata di maltempo del 2018.

Nei prossimi mesi i beni culturali da trasferire nel Centro di conservazione saranno visionati, trattati e immagazzinati. L’apertura ufficiale della nuovo edificio è prevista entro la prima metà del 2020.

La stagione alle porte, sulla scia dei positivi riscontri a livello di pubblico del 2019 (il numero di visitatori è aumentato del 10% rispetto all’anno prima), si aprirà con una nuova mostra sui processi alle streghe curata dal gruppo di lavoro diretto dallo storico Daniele Papacella. Oltre 200 fonti permetteranno di risalire alle accuse di stregoneria mosse nel corso del 17esimo e 18esimo secolo nei confronti di uomini e donne anche in Valposchiavo.

La mostra fa parte di una rassegna più ampia, che coinvolgerà diversi operatori culturali presenti in valle. Il Museo poschiavino resterà chiuso durante l’inverno per riaprire a metà giugno 2020.

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