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In piazza contro Macron, ma non è una ‘marea popolare’

La "marea popolare", come l'aveva chiamata Jean-Luc Mélenchon, non c'è stata: a Parigi erano in 32.000 per manifestare contro Emmanuel Macron e le sue riforme. KEYSTONE/AP/THIBAULT CAMUS sda-ats

(Keystone-ATS) La “marea popolare”, come l’aveva chiamata Jean-Luc Mélenchon, non c’è stata: a Parigi erano in 32.000 per manifestare contro Emmanuel Macron e le sue riforme, con toni duri, ma la mobilitazione generale auspicata non è scattata.

A margine e in coda al corteo i soliti incidenti, meno gravi di altre volte: 43 fermi, 7 poliziotti feriti in modo leggero, danni a vetrine e pensiline il bilancio.

La manifestazione di oggi, che doveva essere il coronamento della primavera di mobilitazione, al di là dei numeri avanzati dal sindacato (80.000 a Parigi, ha detto la Cgt), ha radunato la metà dei partecipanti di quella del 22 marzo. Poche migliaia nelle altre città.

Mobilitazione scarsa per un clima sociale che tuttavia continua ad essere teso – soprattutto per le riforme di Macron che incidono sui lavoratori delle categorie interessate – ma che non si trasforma in impopolarità generalizzata per il governo. I manifestanti denunciano quella che secondo loro è una politica “per i ricchi”, difendono il servizio pubblico contro le privatizzazioni, i tagli e la fine di diverse garanzie nei contratti collettivi. Anche fra gli “cheminot”, i ferrovieri dei quali è stato per la prima volta messo in discussione uno statuto fin qui intoccabile, dopo oltre due mesi di scioperi, emergono le prime fratture.

Nonostante il filtro, alcune decine di incappucciati hanno lanciato oggetti contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e cariche. Lievi i feriti fra gli agenti, il più grave un poliziotto colpito da un fuoco d’artificio. Lo schieramento di forze dell’ordine, importante ma meno di quanto previsto alla vigilia, è stato di 1.400 agenti.

“Ascoltare le persone non significa essere la banderuola dell’opinione pubblica”, aveva avvertito ieri Macron, assicurando: “Nessun tipo di disordine mi fermerà. Vedrete che tornerà la calma”.

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