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Italia: le mani della ‘ndrangheta anche nell’eolico, 13 arresti

Le cosche calabresi della 'ndrangheta hanno messo le mani anche nel settore eolico (foto rappresentativa d'archivio) KEYSTONE/AP/MATTHIAS SCHRADER sda-ats

(Keystone-ATS) Le cosche calabresi della ‘ndrangheta hanno messo le mani anche nel settore eolico. Un’operazione dei carabinieri di Reggio Calabria è in corso stamane per l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e presunti ‘ndranghetisti.

Tra le persone arrestate figurano il sindaco di Cortale (Catanzaro) Francesco Scalfaro e sei imprenditori, secondo quanto si è finora appreso. I carabinieri hanno anche sequestrato sei imprese per un valore di 42 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria, secondo gli investigatori avrebbero permesso di accertare la sistematica infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori necessari alla realizzazione dei parchi eolici nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

I 13 sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, illecita concorrenza con violenza o minaccia e danneggiamento, aggravati dal metodo o delle finalità mafiose, e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Nel corso delle indagini sono stati documentati numerosi episodi estorsivi in danno delle aziende committenti, perfezionati grazie all’apporto di imprese colluse con le compagini mafiose egemoni sulle aree in cui sono state realizzate le opere.

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