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L’estate della canicola

Pesanti ripercussioni sull’agricoltura per le temperature africane registrate in Svizzera. Teleticino

I mesi estivi del 2003 saranno ricordati in Svizzera per le temperature africane registrate soprattutto nei mesi di luglio e d’agosto.

A memoria d’uomo, un caldo simile nella Confederazione non si era mai registrato.

“È dal 1864 che in Svizzera si effettuano misurazioni meteorologiche sistematiche su tutto il territorio, ma un agosto così caldo come quest’anno non si era mai registrato”.

Per il meteorologo di Meteo Svizzera Fosco Spinedi non ci sono dubbi: “Anche analizzando la serie di dati antecedenti al 1864 e che risalgono al 1753 per Ginevra ed a due anni dopo per Basilea, un agosto con temperature simili a quelle di quest’anno non è riscontrabile”.

Con un luglio bollente ed un agosto contrassegnato da temperature africane, l’estate 2003 è stata per la Svizzera la più tropicale in assoluto.

Temperature da primato

La colonnina di mercurio sopra i 40 gradi centigradi (ossia tra i 4 ed i 5 gradi Celsius sopra la media pluriennale) ha fatto passare in secondo piano anche le due precedenti estati torride vissute dalla Svizzera nel 1947 e nel 1994.

Il giorno più caldo del 2003 è stato lunedì 11 agosto, quando nella località grigionese di Grono il termometro ha segnato 41,5 gradi centigradi

Tutte le regioni della Svizzera hanno sofferto la canicola. A titolo d’esempio, a Lugano, nel Canton Ticino, i giorni con temperature al di sopra dei 30 gradi Celsius sono stati 56, il doppio di un’altra estate da record al sud delle Alpi, quella del 1991.

A nord delle Alpi i giorni meteorologicamente estivi, cioè con temperature superiori ai 25 gradi centigradi, sono stati secondo le regioni tra i 75 e gli 83, ossia il 20 per cento in più della media stagionale.

Conseguenze della canicola

Anche la siccità ha raggiunto livelli estremi nell’insieme del Paese, con precipitazioni sull’arco di tutta l’estate inferiori del 45-65 per cento rispetto alla media stagionale.

Fortunatamente, in Svizzera la canicola dell’estate 2003 non ha causato un aumento significativo di decessi tra le persone anziane, com’è invece drammaticamente avvenuto in Francia ed, in parte, in Italia.

Le conseguenze dell’eccezionale ondata di caldo si sono ripercosse, soprattutto, sull’agricoltura e l’ecosistema alpino.

Per gli agricoltori svizzeri, che hanno dovuto ridurre gli effettivi d’animali del 10 per cento ed anche più, le conseguenze della siccità si sono prolungate oltre la canicola estiva. L’erba cresciuta dopo il periodo secco, ossia in settembre ed ottobre, conteneva troppo trifoglio, una pianta che le mucche fanno fatica a digerire e che le può anche uccidere.

Il caldo e la siccità hanno inoltre accelerato lo scioglimento di ghiacci e nevi sopra i 4 mila metri d’altitudine, con conseguenze ancora imprevedibili per l’ambiente e gli insediamenti umani.

swissinfo, Sergio Regazzoni

L’estate 2003 sarà ricordata in Svizzera per essere stata la più torrida in assoluto.

La canicola ha fatto sudare indistintamente tutte le regioni della Confederazione.

Gravi le conseguenze sull’agricoltura e sull’ecosistema alpino.

41,5 gradi centigradi, il giorno più caldo dell’estate 2003
56, i giorni con temperature superiori ai 30 gradi Celsius registrati in Ticino
45-65 %, il volume di precipitazioni in meno sull’arco dell’intera estate

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