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L’Italia potrà ottenere i dossier su Eternit

Fabbricazione di Eternit nella fabbrica di Niederurnen nel 1972 Keystone

Migliaia di cartelle cliniche sui lavoratori italiani della Eternit potranno essere trasmesse alle autorità italiane che indagano sui decessi a causa dell'asbesto.

L’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) si era opposto alla richiesta. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia gli ha dato torto.

L’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) dovrà consegnare alla giustizia glaronese migliaia di cartelle cliniche di lavoratori italiani che fra il 1950 e il 1993 vennero in contatto con l’amianto negli stabilimenti della Eternit a Niederurnen, nel canton Glarona, e Payerne, nel canton Vaud.

Spetterà poi al giudice istruttore glaronese decidere se i dossier dovranno essere passati alla procura di Torino, dove nel settembre 2001 è stato aperto un procedimento per omicidio colposo per far luce su 22 casi di operai morti per malattie legate all’asbesto dopo il loro rientro nella Penisola.

Con una decisione del 17 giugno scorso, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) non ha concesso l’effetto sospensivo al ricorso della Suva contro la richiesta di assistenza giudiziaria presentata dall’Italia, ha indicato all’agenzia ats il portavoce dell’Ufficio federale di giustizia (UFG) Folco Galli.

Interessi nazionali e protezione dei dati

Dopo aver tentato inutilmente di bloccare il procedimento, la Suva deve quindi ora consegnare le cartelle cliniche. «Ci vorrà del tempo, dopo tutto vi sono migliaia di dossier dal 1950», ha puntualizzato l’addetto stampa Manfred Brünnler. La Suva aveva già ricorso senza successo presso la giustizia glaronese. Prima di decidere sull’ultimo ricorso ora il DFGP attende la decisione finale dell’ufficio del giudice istruttore cantonale.

Nel suo ricorso la Suva si rifà in particolare all’articolo 1a della Legge federale sull’assistenza internazionale in materia penale, che prevede la possibilità di opporre un rifiuto ad una rogatoria quando sono in gioco «interessi essenziali della Svizzera», una disposizione che viene applicata soprattutto per i segreti di stato.

Secondo la Suva è inammissibile che un’autorità federale venga controllata da una corte straniera. L’assicurazione ha inoltre sollevato obiezioni relative alla protezione dei dati personali. E ha ricordato che la ricerca e la preparazione dei dossier – circa 4-5000 – potrebbe costare vari milioni di franchi, costi che dovrebbero essere sopportati dagli assicurati.

2000 domande di risarcimento

Quella attualmente pendente è una rogatoria supplementare, dopo che nel 2003 il Tribunale federale aveva quale ultima istanza dato via libera all’assistenza giudiziaria chiesta dal procuratore di Torino Raffaele Guariniello, nel 2001, nonostante l’opposizione della Suva.

Presso la procura di Torino sono pendenti denunce penali per omicidio colposo e oltre 2000 domande di risarcimento, fra l’altro contro gli industriali svizzeri Stephan e Thomas Schmidheiny, che all’epoca erano azionisti principali della Eternit AG.

L’accusa: l’impresa era al corrente della nocività dell’amianto e non ha protetto i suoi operai. La società si difende sostenendo di aver fatto tutto quanto necessario, sulla base delle conoscenze disponibili all’epoca, per proteggere la salute delle maestranze. Anche la Suva – responsabile dei controlli – è stata oggetto di forte critiche.

swissinfo e agenzie

Le indagini della procura di Torino riguardano l’ipotesi d’omicidio colposo di 22 ex lavoratori italiani, impiegati dalla Eternit tra il 1960 e il 1970.

Dopo il rientro in Italia, i 22 stagionali sono morti di mesotelioma, una forma di tumore originata dal contatto con l’amianto.

L’Eternit si difende sostenendo d’aver sempre fatto il possibile per proteggere i suoi dipendenti, tenuto conto delle conoscenze scientifiche dell’epoca.

La ditta svizzera ha sospeso qualsiasi lavorazione dell’amianto dal 1994.

Procedimenti contro Eternit in Italia sono in corso a Torino, Genova e Siracusa.

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