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La Confederazione non è trasparente come dovrebbe esserlo

(Keystone-ATS) Dieci anni dopo l’introduzione del principio di trasparenza in materia di documenti ufficiali, la Confederazione non sembra sempre volervisi allineare.

Secondo l’associazione di giornalisti svizzera Loitransparence.ch, resta ancora difficile accedere a talune informazioni dell’Amministrazione federale.

Lo scorso anno, in 45 occasioni, l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza e i tribunali federali hanno emanato raccomandazioni o pronunciato sentenze concernenti il principio di trasparenza dell’informazione. La maggior parte riguardava casi in cui giornalisti non avevano potuto ottenere alcun accesso, o solamente un accesso ridotto, a fonti ufficiali.

In 28 casi, i giudici o l’autorità di conciliazione hanno concluso che l’amministrazione non ha voluto, a torto, diffondere le informazioni richieste. In 17 occasioni, la Confederazione ha applicato correttamente il principio di trasparenza, ha precisato oggi Loitransparence.ch.

Tra gli esempi negativi, vengono menzionati i settori degli apparecchi elettrodomestici e delle centrali nucleari. L’Ufficio federale dell’energia (UFE) non ha voluto pubblicare una lista degli elettrodomestici dal bilancio energetico giudicato “mediocre”.

In un altro caso, lo stesso ufficio si è rifiutato di fornire una valutazione dei costi previsti per i fondi destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Nei due casi citati, Mister Dati ha criticato la mancanza di trasparenza.

Anche Armasuisse è stata “bacchettata” per aver soppresso taluni passaggi di documenti ufficiali senza fornire giustificazioni.

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