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La Svizzera alloggerà lontano dalla realtà sudafricana

Veduta dalla sala da pranzo sulla piscina e sull’immenso parco dell’hotel che accoglierà la squadra svizzera nel mese di giugno. swissinfo.ch

La squadra svizzera di calcio ha scelto un complesso di lusso situato a un’ora da Johannesburg per stabilire il campo base dei Mondiali 2010. Prime impressioni da Vanderbijlpark a quattro mesi dal calcio d’inizio della competizione.

«Ho appena ricevuto la bandiera rossocrociata che svetterà durante il mese di giugno sul tetto del nostro albergo». Linda de Caires, responsabile del marketing dell’Emerald Resort & Casino, è al settimo cielo. Infatti, dal 31 maggio al 30 giugno 2010 l’albergo è al completo: l’Associazione svizzera di football (ASF) ha riservato tutte le 77 camere disponibili.

Situato a un’ora dall’aeroporto di Johannesburg, il complesso a quattro stelle offre tutte le comodità per permettere ai giocatori della squadra svizzera di trascorrere un soggiorno piacevole: grandi spazi verdi per riprendersi, zoo, parco acquatico, minigolf, bowling e anche un casinò – uno fra i più rinomati nel Paese – dove Alex Frei & Co potranno tentare la fortuna e far fruttare i loro premi in caso di vittoria.

Si spendono in media 1700 Rands (circa 240 franchi) per passare una notte in questo ambiente tranquillo e lussuoso. La fattura per l’ASF dovrebbe aggirarsi attorno ai 500’000 franchi, anche se Linda de Caires si rifiuta di confermare questa cifra. «Altre squadre, alcune anche prestigiose, come il Brasile e l’Argentina, avevano dimostrato il loro interesse. Ma noi siamo molto felici di poter accogliere gli svizzeri, persone molto esigenti e professionali. La loro presenza ci rallegra particolarmente perché conferma l’alta qualità del nostro complesso».

Non sarà un’area off limits

Le quattro sale per conferenze dell’hotel saranno ristrutturate in sale per riunioni e per conferenze stampa. All’incirca un centinaio di giornalisti saranno inoltre alloggiati nei bungalows sparsi nell’immenso parco dell’Emerald Resort & Casino.

Malgrado i timori espressi da taluni media svizzeri, Linda de Caires assicura che i giocatori saranno al sicuro durante il Mondiale. «Sono state prese tutte le misure di sicurezza, in accordo con la FIFA e le autorità locali. L’Emerald Resort non si trasformerà in un campo blindato. L’accesso all’hotel sarà riservato ai membri del team svizzero e alle loro famiglie, ma il casinò e le altre attrazioni rimarranno aperte al pubblico anche durante il periodo del Campionato del mondo».

I giocatori si alleneranno a circa un chilometro dall’albergo, nello stadio del campus dell’Università di Vall. Il manto erboso è al momento ancora impraticabile e la tribuna è in pessimo stato. Hannes Hattingh, responsabile dell’infrastruttura afferma con un marcato accento afrikaans che i lavori si concluderanno presto. «Tutto sarà pronto per il mondiale. La città e la FIFA hanno investito per il terreno d’allenamento pressappoco un milione di Rands (150’000 franchi)».

Informazioni con il contagocce

Se lo staff della squadra svizzera non decide altrimenti, le sedute d’allenamento saranno aperte al pubblico. Il governo ha deciso di chiudere le scuole durante i mondiali. Questa decisione darà la possibilità anche ai giovani sudafricani di assistere alle partite e renderà meno affollati i mezzi pubblici.

Finora, nella piccola città del Transvaal, che conta circa 220’000 abitanti, nessuno o quasi è al corrente che la squadra svizzera di calcio soggiornerà nella regione. Daniel, giardiniere dell’Emerald Resort & Casino pagato 100 Rands al giorno (15 franchi), afferma che né lui né i suoi colleghi hanno avuto delle informazioni in merito.

«Attualmente, sto risparmiando per poter assistere a una partita dei “Bafana Bafana” (Nazionale di calcio Sudafricana) al Soccer City Stadium di Johannesburg. I biglietti meno cari costano 500 Rands. Non so quindi se riuscirò a mettere da parte una simile somma», afferma Daniel, tifoso dei Sundowns, squadra che milita in una lega nella quale si deve sborsare meno di 20 Rands (3 franchi) per accedere allo stadio.

Più la Costa d’Avorio che la Svizzera

Anche nella township a nord della città di Sharpeville le informazioni sul mondiale tardano ad arrivare. Attorno a un tavolo del «Rock Bar», nel bel mezzo di un pomeriggio di metà settimana, una quindicina di giovani malfermi sulle gambe e dall’aria poco rassicurante – cicatrici sul viso e denti mancanti – cercano di fuggire dalla disperazione e dalla miseria quotidiana.

«La Costa d’Avorio e Didier Drogba saranno qui», affermano questi appassionati di calcio. Saranno al Riverside, nell’altro complesso di lusso della città. Quanto alla presenza della squadra di calcio svizzera, probabilmente passerà inosservata nei sobborghi di Sharpeville.

«Può dire ai tifosi svizzeri che non devono avere paura. Non siamo dei criminali», rassicurano i ragazzi. Prima di lasciarli, uno di questi rievoca un avvenimento drammatico. «Sa cos’è successo qui nel 1960? Ebbene, non si dimentichi di raccontarlo». Una cinquantina di anni fa, una manifestazione pacifica contro l’obbligo di portare il passaporto è stata repressa con la forza dalla polizia, ciò che ha causato 69 vittime a Sharpeville. Questo massacro ha sollevato ondate di protesta in tutto il mondo.

A 20 anni dalla liberazione di Nelson Mandela, la grande festa del calcio e la presenza delle squadre di calcio svizzera e ivoriana sapranno forse far dimenticare per qualche settimana la dura realtà quotidiana della popolazione che vive con meno di due dollari al giorno.

Samuel Jaberg, Vanderbijlpark, swissinfo.ch
(traduzione dal francese, Luca Beti)

A un centinaio di chilometri dall’aeroporto internazionale di Johannesburg, il complesso alberghiero Emerald Resort & Casino sarà il campo base della squadra svizzera di calcio durante i Mondiali in Sudafrica. Per le trasferte a Durban, Port Elizabeth e Bloemfontain, la Svizzera farà capo a hotel approvati dalla FIFA.

Vanderbijlpark si trova a 1400 metri di altitudine. Questa città del Transvaal offre condizioni d’allenamento ideali per i calciatori. Più della metà delle squadre qualificate alla fase finale dei Mondiali hanno scelto questo altopiano attorno a Johannesburg.

Le 77 camere d’albergo, di cui due suites dove alloggeranno l’allenatore Ottmar Hitzfeld e il presidente dell’ASF Peter Gilliéron, sono state riservate dal 31 maggio al 30 giugno 2010. La squadra svizzera dovrebbe soggiornare nel complesso dal 10 giugno.

L’Emerald Resort & Casino, che si estende su una superficie di 28 chilometri quadrati, comprende un casinò, uno zoo, un centro acquatico, un bowling, un minigolf e numerosi ristoranti. La cucina verrà diretta dallo cuoco della squadra Emil Bolli.
Più di 500 persone lavorano nel Resort, di cui 43 sono addette alla sicurezza. Durante il mondiale, questi ultimi saranno coadiuvati da esperti della FIFA e della polizia sudafricana.

16 giugno, Durban (16.00): Spagna-Svizzera

21 giugno, Port Elizabeth (16.00): Svizzera-Cile

25 giugno, Bloemfontein (20.30): Svizzera-Honduras

Il 43% della popolazione sudafricana vive con meno di due dollari al giorno.

Il tasso di disoccupazione si attesta ufficialmente al 24,5%. In realtà supera il 40%.

Nel 2009 sono stati cancellati 260’000 posti di lavoro. A farne le spese sono stati soprattutto i giovani di colore nel settore informale.

13 milioni di sudafricani beneficiano di un aiuto sociale.

Dal 1995, il reddito mensile medio delle persone di colore è aumentato del 37,3%, quello dei bianchi dell’83,5%.

Secondo la Banca mondiale, il 13% della popolazione vive in condizioni di «primo mondo», il 50% di un paese in via di sviluppo.

37% della popolazione non ha né acqua né elettricità in casa e il 25% non ha accesso a un’educazione primaria.

La speranza di vita è calata di dieci anni nell’ultimo decennio: ora si attesta a 50 anni. Il 18% della popolazione è sieropositiva.

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