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Le immagini delle Alpi nei racconti di viaggio

Il progetto Viaticalpes raccoglie circa 1500 documenti iconografici tratti dai resoconti di viaggio nelle Alpi Unil.ch

I resoconti lasciati da migliaia di visitatori che hanno attraversato le Alpi nel corso dei secoli costituiscono un importante patrimonio d'informazioni per conoscere l'evoluzione della Svizzera. Grazie al progetto Viaticalpes, presentato a Berna, immagini e racconti sono ora raccolti in una banca dati.

Fin dall’antichità i viaggiatori hanno sentito l’esigenza di raccontare ciò che vedevano nel corso dei loro itinerari e il loro sguardo, a volte curioso ed esplorativo altre volte meravigliato ed estatico, ha permesso di raccogliere informazioni nuove e utili su cose, luoghi, popoli, usanze e costumi stranieri.

Apprezzati da sempre da coloro che, diretti verso le stesse destinazioni, li hanno presi a guida, i resoconti di viaggio si sono rivelati una fonte molto importante anche per le scienze umane e sociali. Gli storici della cultura in primo luogo, ma anche gli storici della scienza e quelli dell’arte, i geografi, i letterati, tutti ne hanno tratto conoscenze preziose.

Prodotti estremamente eterogenei, apparsi a volte accompagnati anche da disegni e illustrazioni, queste relazioni costituiscono un tesoro ancora poco esplorato nel patrimonio delle biblioteche pubbliche.

Iconografia dei resoconti di viaggio

Penalizzati sono soprattutto i documenti iconografici che, sparsi all’interno dei testi o ad essi associati, sono di difficile accesso e assolutamente privi di catalogazione. Ed è stata la consapevolezza di questa lacuna e insieme la coscienza delle potenzialità insite in questi materiali a spingere un gruppo di studiosi delle università di Parigi e Losanna a elaborare una catalogazione sistematica.

«Le illustrazioni contenute nei libri di viaggio sono poco conosciute perché in genere si conosce il testo ma non si va nel dettaglio della singola immagine. Quindi non si potevano effettuare degli studi su delle quantità di immagini abbastanza consistenti da permettere ricerche di un certo livello», spiega la storica Daniela Vaj, coordinatrice scientifica del progetto Viaticalpes, presentato in marzo alla Burgerbibliothek di Berna.

L’idea di costruire una banca dati sull’iconografia dei resoconti di viaggio trova una forma concreta nel programma pluridisciplinare chiamato VIATICA – lanciato nel 2003 dal Centro di Ricerca sulla Letteratura di Viaggio (CRLV) dell’università della Sorbona (Paris IV) e dall’Università di Losanna – attorno al quale si crea subito una rete di ricerca internazionale.

«Si tratta di costruire una banca dati di aree geografiche differenti in tutto il mondo», precisa Daniela Vaj. «Ad esempio noi ci siamo specializzati in particolare sulle Alpi, mentre l’equipe della Sorbona lavora sul Pacifico e gli altri partner su altre aree».

Il progetto Viaticalpes

Nell’ambito di questo programma un’equipe svizzera formata da ricercatori della facoltà di lettere (Centro di Scienze storiche della cultura) dell’università di Losanna e sostenuta dal Fondo Nazionale Svizzero della ricerca scientifica (FNS) ha lanciato Viaticalpes. Sotto la direzione del professor Claude Reichler, il progetto si è posto l’obiettivo di creare una banca dati dell’iconografia di viaggio relativa al territorio alpino per un periodo che va dalla metà del 16° secolo alla metà del 19°.

«Il grosso del lavoro all’inizio è stato la messa a punto della costruzione di una banca dati», sottolinea Daniela Vaj. «Ma la prima difficoltà che in qualche modo abbiamo dovuto affrontare è stata quella di trovare, tra le biblioteche svizzere in possesso di questi bellissimi e rari resoconti di viaggi illustrati, quelle disposte a lavorare con noi.»

Grazie al contributo attivo nella digitalizzazione dei materiali apportato da sei importanti biblioteche svizzere (la Biblioteca Cantonale e universitaria di Losanna, la Biblioteca di Ginevra, la Biblioteca pubblica e universitaria di Neuchâtel, la Biblioteca nazionale svizzera, la Burgerbibliothek di Berna e la Mediateca del Vallese), il progetto Viaticalpes, che si avvale della collaborazione di Daniela Vaj e di Nicolas Bugnon, ha potuto concretizzare una prima fase di ricerca su opere realizzate tra il 1708 e il 1847.

Una banca dati di conoscenze

Indicizzate secondo criteri diversi, descritte e localizzate geograficamente su una mappa interattiva, dall’aprile 2009 le illustrazioni sono accessibili a tutti su RIVES, la banca dati che si trova sul sito dell’università di Losanna. Ma come precisa Daniela Vaj che ne è la responsabile, RIVES non è esclusivamente un archivio d’immagini.

«Io preferisco parlare di una banca di conoscenze, perché in realtà si tratta di un progetto molto più vasto che comprende le illustrazioni e gli estratti di testo che le descrivono nel resoconto di viaggio. In più forniamo tutta una serie di indicazioni biografiche su illustratori e autori, informazioni che, attraverso degli iperlink, normalmente rimandano verso dizionari in linea già riconosciuti dal punto di vista scientifico».

La ricercatrice spiega inoltre che tra gli obiettivi futuri della banca dati c’è anche quello di integrare il materiale esistente con alcuni studi e prodotti multimediali che permettono di capire come mettere a frutto le potenzialità e la ricchezza di questo tipo di catalogo.

«Con gli studenti abbiamo già creato dei prodotti multimedia a partire dal materiale che è contenuto nella nostra banca dati e alcuni dei video sono già in linea sul nostro sito internet e sono già caricabili su iPod», sottolinea Daniela Vaj.

L’uso delle immagini

Sebbene sia stata concepita come uno strumento innovatore per la ricerca scientifica e garantisca agli studiosi un accesso facilitato alle fonti consentendo loro ricerche comparate, la banca dati è stata realizzata con un’interfaccia semplice, immediato ed efficace, adatto a ogni tipo di pubblico.

Parole chiave e indici consentono ricerche mirate e il legame tra immagini e testi è arricchito dalle informazioni rintracciabili nei diversi link associati. Le immagini possono inoltre essere ingrandite e centrate a piacimento così da mettere in rilievo i dettagli desiderati.

«Tutte le immagini attualmente disponibili in linea sono esenti dal diritto d’autore perché sono immagini antiche e possono essere scaricate per un uso naturalmente privato. Però il diritto d’uso per scopi commerciali deve comunque essere richiesto a Viaticalpes e alla biblioteca che possiede l’opera», conclude Daniela Vaj.

Paola Beltrame, swissinfo.ch

È un programma di ricerca internazionale e pluridisciplinare che intende individuare, digitalizzare e indicizzare un vasto corpus iconografico tratto dai resoconti di viaggio di precise aree geografiche incominciando dai primi libri stampati fino a quelli pubblicati alla metà all’inizio del 19° secolo. Le aree attualmente oggetto di ricerca sono i paesi alpini (progetto Viaticalpes) e l’oceano pacifico (progetto Viatica-pacifica)

Inserito in una banca dati specializzata in immagini tale corpus ha come obiettivo scientifico quello di far emergere un materiale che non è mai stato studiato, sviluppando un nuovo settore d’indagine nell’ambito delle scienze naturali, delle scienze umane e negli studi sulla percezione del paesaggio.

In ogni progetto è impegnata un’equipe di ricerca che si avvale di una fitta rete di partner. e collaborazioni -tra cui quelle con il Centro Romantico del Gabinetto scientifico e letterario Vieusseux e con la Fondazione Rinascimento Digitale di Firenze- volte alla creazione di un thesaurus geografico comune plurilingue.

Il Repertorio d’immagini viatiche (RIVES) è la banca dati in cui confluiscono le illustrazioni di viaggio relative al programma VIATICA. Essa appartiene all’università di Losanna e all’università di Paris IV (Sorbona) e si trova sul sito dell’università di Losanna che ne assicura l’amministrazione per l’insieme dei partner.

RIVES è stata inaugurata il 3 aprile 2009 e attualmente contiene 1500 immagini relative alla prima fase del progetto Viaticalpes, che arriveranno a 3500 al termine della seconda fase di indicizzazione. I materiali concernenti il progetto Viatica-pacifica sono invece ancora in corso di elaborazione.

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