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Migranti: appello a Guardia Costiera, garantisca soccorsi Ong

Una Guardia coste italiano in azione. KEYSTONE/AP/SALVATORE CAVALLI sda-ats

(Keystone-ATS) Un appello alle Capitanerie di Porto italiane e “alle loro coscienze” per chiedere l’immediato ripristino delle operazioni di soccorso in mare è stato inviato oggi via e-mail da moltissime persone che hanno aderito all’invito lanciato attraverso i social.

“La Guardia Costiera italiana – sottolinea il documento – ha sempre svolto importanti operazioni di soccorso in mare portando in salvo migliaia di persone, operando anche al limite delle acque libiche.

Ci chiediamo perché oggi delegando alla Libia, Paese con Governo instabile, non in grado di garantire i diritti fondamentali dell’uomo e ancora priva di una Centrale operativa nazionale di coordinamento degli interventi di soccorso in mare, il vostro Corpo, pur eseguendo un comando, intenda vanificare l’importante operato fin qui svolto e contravvenire alla Convenzione Sar siglata ad Amburgo nel 1979 ed alla Convenzione Onu sul diritto del mare del 1982″.

L’appello ricorda che sulla Guardia Costiera Libica pesano pesanti accuse di “condotte violente durante le intercettazioni in mare e collusione con i trafficanti”, come evidenziato da un recente Rapporto di Amnesty International e “sono in corso indagini da parte del Tribunale penale internazionale”.

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