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Migranti: tre temi al vertice Bruxelles, ma nessun documento

Migranti: non vi sarà dichiarazione finale domani al vertice. KEYSTONE/EPA/NABIL MOUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il mini-vertice di domani non scriverà nessuna dichiarazione finale, come richiesto dall’Italia, e discuterà dei tre aspetti della politica migratoria: dimensione esterna, controllo delle frontiere esterne e dimensione interna.

Secondo quanto si apprende, sulla dimensione esterna sarà ribadita l’importanza di destinare maggiori risorse (aumentando i fondi per il ‘trust fund’ per l’Africa), di coinvolgere Unhcr e Iom e di sostenere la guardia costiera libica.

Il controllo delle frontiere esterne è invece un tema controverso ed ancora da sviluppare: alcuni Paesi vorrebbero rafforzare il mandato di Frontex e Easo (l’ufficio Ue dell’asilo), ma ciò imporrebbe di superare il punto più spinoso che è sempre quello della sovranità nazionale sul controllo delle frontiere e sui criteri di ammissione per la concessione dell’asilo.

Terzo aspetto, la dimensione interna: per la Germania è prioritario adottare misure per fermare i movimenti secondari e continuare a lavorare sulla riforma di Dublino; per l’Italia è invece prioritario affrontare i movimenti primari, cioè gli arrivi sulle coste dopo il salvataggio.

Il dibattito è complicato dal fatto che dal primo luglio l’Austria assumerà la presidenza di turno dell’Ue, guidando i negoziati tra i 27, e non considera Dublino una priorità ma ritiene invece che si debbano fermare i flussi.

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