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I periodi blu e rosa del giovane Picasso

Da inizio febbraio, la Fondazione Beyeler propone 75 opere dell'artista spagnolo, realizzate tra il 1901 e il 1906. È un Picasso “incompiuto”, alla ricerca della sua identità di pittore. La mostra “Il giovane Picasso – periodi blu e rosa” è la più prestigiosa e costosa mai presentata finora a Riehen.

Le opere prodotte all’età di appena 20 anni da Pablo Ruiz Picasso (1881-1973) sono considerate pietre miliari del suo cammino artistico, fino a diventare il pittore più famoso del XX° secolo. Mai prima d’ora erano state presentate insieme, consentendo di ammirare una gamma di tale densità e qualità dei periodi blu e rosa. 

L’esposizione, che ha richiesto 4 anni di lavori di preparazione, è la più elaborata e costosa realizzata finora dalla Fondazione Beyeler, situata a Riehen, nei pressi di Basilea. È la prima volta che tutti gli spazi del museo, aperto nel 1997 dal collezionista d’arte Ernst Beyeler, vengono interamente dedicati ad un solo artista. 

La mostra “Il giovane Picasso – periodi blu e rosa” presenta 75 opere dell’artista spagnolo provenienti da 28 musei e 13 collezioni private di 13 Paesi. Oltre ai prestiti, con un valore assicurativo di 4 miliardi di franchi, l’esposizione comprende una trentina di dipinti che fanno parte della collezione basilese. Il catalogo di 304 pagine è il più consistente nella storia della Beyeler.

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L’immagine umana è il tema principale dei dipinti dei periodi blu e rosa. Pablo Picasso, appena ventenne, è alla ricerca di nuovi temi pittorici e nuove forme espressive. La fase che inizia nel 1901 è dominata dal colore blu e dalla malinconia, ha spiegato Raphaël Bouvier, curatore della mostra. 

Le tele costituiscono uno sguardo alla miseria e agli abissi psicologici delle persone ai margini della società. Lo stesso Picasso si era ritrovato allora solo e povero a Parigi. Esempi eloquenti sono “Arlequin assis” (1901), “La vie” (1903), “Le repas de l’aveugle” (1903) e “Le marchand de gui” (1902-1903). 

Intorno al 1905 inizia il periodo rosa. I dipinti presentano il mondo del circo. Vi sono rappresentati acrobati, giocolieri e arlecchini che incarnano la vita dei bohémien. Tra i dipinti in mostra ci sono in particolare “Acrobate et jeune arlequin” (1905), “Arlequin assis au fond rouge” (1905), “Les deux frères” (1906) e “Le fou” (1905). 

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