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Nella terra dei laghi

L'acqua, una presenza costante nel paesaggio swissinfo.ch

Da Bienne a Estavayer-le-Lac, percorrendo una sessantina di chilometri lungo la più pianeggiante delle piste ciclabili di Veloland.

Una piacevole pedalata su sentieri sterrati o stradine poco frequentate attraverso un paesaggio molto dolce. In costante contatto con l’acqua.

Da una parte, la catena del Giura. Dall’altra, sullo sfondo, le imponenti vette alpine. E tu a sfilare comodamente nel mezzo, in pianura, percorrendo quello che finisci per considerare un accogliente tappeto rosso.

Chilometro dopo chilometro l’acqua è una presenza costante. Lago di Bienne, lago di Morat, lago di Neuchâtel. Tutti lì, adagiati tra le montagne ad accompagnarti e a guidarti verso sud-ovest.

Se poi te ne allontani temporaneamente per addentrarti in fruttuose zone agricole, ti ritrovi a costeggiare fiumi e canali. Quasi come nel nord della Germania o in Olanda. La Svizzera che non ti aspetti.

Inondazioni

Bienne, il mio punto di partenza. La città, centro orologiero sulla frontiera linguistica tra Svizzera tedesca e Romandia, si trova al km 235 del “Percorso dell’altopiano” che inizia a Romanshorn.

Avanzo lentamente tra campeggi e boschi fitti e profumati. I campi di mais sono illuminati dalla viva luce del mattino. Davanti a me, un paio di cigni attraversano pigri la via sterrata.

Fino al secolo scorso, la regione era spesso teatro d’inondazioni provocate dalla fuoriuscita del lago. Poi, grazie a lavori di bonifica e d’ampliamento alle foci dei fiumi, il livello dell’acqua è stato abbassato di 2 metri. Ora l’armonia tra lago e terreni circostanti appare totale.

Sempre più ciclo-turisti

Poche, pochissime auto. Spesso il percorso ciclabile si snoda infatti su sentieri o piste riservate. In compenso, i ciclisti sono parecchi: interi gruppi, famiglie, coppie.

“I clienti aumentano di anno in anno”, mi viene segnalato al Velotel (Velotel: hotel particolarmente attenti alle esigenze dei ciclisti) Chrueg di Ipsach. “Queste vie ciclabili sono di grande importanza per il turismo nella regione”.

“Per quel che ci riguarda, in luglio e agosto, l’80% dei pernottamenti è generato dai ciclisti”, rileva da parte sua Pierre-André Michoud, proprietario del Velohotel L’Ecusson di Yverdon.

“La maggior parte sono svizzeri tedeschi, ma non mancano i romandi. E nemmeno gli stranieri: tedeschi e francesi soprattutto”.

Le tracce dell’Expo.02


Dopo le atmosfere medievali di villaggi come Erlach o Le Landeron, il percorso, praticamente sempre ben segnalato, si addentra nella zona agricola incastonata fra i tre laghi (che fino a 10’000 anni fa erano un tutt’uno).

In questo triangolo di terra si coltivano oggi più di 60 tipi di verdure, frutta e bacche varie. Piccole bancarelle mettono in bella mostra cesti di ciliegie. Acquistabili semplicemente infilando il dovuto in apposite cassette poste lì accanto.

Poco più avanti, una reliquia dell’Expo.02. Il “Pont Rotary”, un ponte di legno lungo 250 ed alto 60 metri che ha rappresentato il cuore del progetto “a propulsione umana” di Veloland all’Esposizione nazionale.

“Ecco le mura!”

Poi ricomincio a costeggiare un lago: ora si tratta di quello di Neuchâtel. Sull’altra sponda l’omonima, vivace città. Da questa parte campagna e villaggi appisolati. Lungo la riva, “la Grande Cariçaie”, una tra le riserve naturali più importanti della Svizzera.

Le sue paludi ed i suoi canneti ospitano circa 1000 specie vegetali e 10’000 specie animali, approssimativamente un terzo della flora e un quarto della fauna svizzera.

Ancora qualche chilometro ed …ecco le mura che, sin dai tempi antichi, circondano il villaggio di Estavayer-le-Lac. Un centro turistico di un certo fascino che si è trasformato in un “Eldorado”degli sport acquatici: c’è addirittura uno skilift sull’acqua!

Smonto da sella, sgranchisco le gambe e mi avventuro per le viuzze acciottolate del paese. Alla ricerca di un buon ristorante con terrazza sul lago. Facilissimo da trovare.

swissinfo, Marzio Pescia, Estavayer-le-Lac

Percorso dell’altopiano (il numero 5): da Romanshorn, sul lago di Costanza, fino a Losanna, sul lago Lemano;
Si snoda su una distanza di 369 km;
Tra Bienne e Estavayer-le-Lac ci sono 60 km di pianura quasi costante.

Grazie ad un profilo topografico piatto, il “Percorso dell’altopiano” viene considerato il più adatto alle passeggiate in famiglia dell’intera rete di Veloland.

Percorrere le piste ciclabili nella regione dei tre laghi (Bienne, Morat e Neuchâtel) è facile e fattibile per tutti.

Per la gran parte del tragitto si pedala su piste, sterrate o asfaltate, separate dalle strade principali. Non esistono salite o asperità particolari da superare.

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