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Neuchâtel adotta legge su comunità nomadi

Un accampamento di nomadi. KEYSTONE/THOMAS DELLEY sda-ats

(Keystone-ATS) Neuchâtel si dota di una strategia sul transito e soggiorno dei nomadi, svizzeri e stranieri. Il Gran consiglio ha adottato oggi la legge sullo stazionamento delle comunità nomadi che deve permettere di limitare i conflitti potenziali con la popolazione.

Il testo stabilisce i diritti e i doveri delle comunità nomadi. Dovrebbe permettere al cantone di Neuchâtel di non rivivere più brutte esperienze. Nel 2016 nomadi stranieri avevano per esempio bloccato un’autostrada presso Cressier.

Il consigliere di Stato Laurent Favre (PLR) ha sottolineato che la questione della coabitazione con i nomadi era un tema estremamente sensibile. “Ma abbiamo trovato un giusto equilibrio tra transito, accoglienza e inquadramento delle attività delle comunità nomadi”, ha affermato il responsabile del Dipartimento dello sviluppo territoriale.

La legge precisa le modalità dell’evacuazione di un accampamento giudicato illecito dalla polizia neocastellana. Un ricorso di una comunità di nomadi contro una tale decisione di espulsione non ha effetto sospensivo.

Il contratto quadro stabilisce l’ammontare della tassa giornaliera di soggiorno e del deposito di garanzia. Per carovana sarà prelevata una cauzione di 100 franchi.

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