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L’Italia verso il caos e l’ingovernabilità

Un risultato che lascia perplessi molti osservatori in Italia e nel resto dell'Europa Keystone

Un paese nel “caos”, sul “filo del burrone”, vicino ad un “precipizio”. Così appare l’Italia alla stampa svizzera il giorno dopo uno scrutinio, che non lascia intravedere maggioranze solide e governi stabili. Il quadro politico italiano si presenta oggi ancora più frammentato e complesso.

“L’Italia è ingovernabile. Adesso vi è il rischio di un lungo blocco politico”. Così il Tages-Anzeiger e il Bund riassumono, a grandi titoli, l’impressione generale che emerge dallo scrutinio italiano. Per i due quotidiani di Zurigo e di Berna, a vincere sono stati i “cittadini infuriati” e lo “spettacolo populista”.

A perdere, invece, non è solo la classe politica, al potere da decenni, ma è in primo luogo l’Europa. “Oltre la metà degli elettori ha dato il proprio voto a euroscettici e eurocontrari: da Silvio Berlusconi, passando per la Lega, fino a Beppe Grillo”. I due giornali si soffermano sul sorprendente risultato ottenuto dal comico: “Grillo ha espresso la rabbia che si trova nell’animo popolare. Basta con i politici che hanno portato il paese in una terribile crisi del debito, continuando ad approfittare senza scrupoli dei soldi dei contribuenti”.

Il comico, osservano ancora il Tages-Anzeiger e il Bund, ha “promesso la rivoluzione e l’ha ottenuta. Ma bisognerà ancora vedere a quale prezzo. Il nuovo tribuno e i suoi inesperti seguaci non sanno ancora quale politica intendono promuovere. Ciò li distingue perlomeno da Berlusconi, che ha sempre fatto politica, in modo chiaro e senza onta, solo per se stesso”.

Altri sviluppi

Energia distruttrice

Per la Neue Zürcher Zeitung, da queste elezioni si è sprigionata innanzitutto “un’energia distruttrice”. A tal punto, che la Penisola si muove verso “un precipizio”. La costellazione Bersani, Berlusconi, Grillo “rende difficile, per non dire impossibile, la formazione di un governo stabile. Non vi è quindi nessun partito e nessuna coalizione che può trionfare ed esercitare il potere. Anzi, le forze politiche escono ancora più frammentate”.

Di fronte a questa situazione, il giornale vicino alla destra liberale si ritrova perfino a lodare Bersani: “Quest’uomo emerso dall’apparato comunista riformatore si è distinto nella campagna elettorale per il suo modo di fare sobrio e riflessivo. Si riesce a credere che questo politico sia veramente interessato solo al bene dello Stato e della società”.

“Esattamente il contrario di Berlusconi”, aggiunge il foglio zurighese, “che per oltre dieci anni ha gestito l’Italia, portando questa nazione industrializzata verso la recessione. Se non avesse piegato le leggi, oggi siederebbe in prigione e non nel parlamento. Berlusconi continuerà ora a svolgere un ruolo importante e bisognerà fare i conti anche in futuro con la sua energia distruttrice”.

La coalizione di centrosinistra, guidata da Pierluigi Bersani, ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera, vincendo sul filo di lana con soli 124 mila voti di vantaggio sul centrodestra.

Per quanto riguarda i partiti, in prima posizione si è piazzato alla Camera il Movimento 5 Stelle con il 25,5% dei voti. Seguono Pd 25,4% e PdL 21,5%.

Al Senato il centrosinistra può contare su 119 seggi, contro 116 per il centrodestra, 54 per il Movimento 5 Stelle e 18 per la Lista di Mario Monti. La maggioranza assoluta è a quota 160 senatori.

Un paese verso il caos

La Penisola sta andando verso il “caos”, prevede la Basler Zeitung, per la quale oggi non si intravede una possibile coalizione di governo. “Invece di ottenere un governo stabile, l’Italia si dirige verso il caos, una situazione che non può servire né all’insieme del paese né a tutta la zona euro”.

ll giornale basilese si sofferma in particolare sul Movimento 5 Stelle, che ha raccolto il voto di un quarto degli elettori. “Un paese non può esprimere con maggior forza la sua volontà di protesta e la sua sfiducia nei confronti della classe dominante. Questo voto in favore di un’altra politica cambierà l’Italia, in modo rischioso, ma anche positivo”.

A detta della Basler Zeitung, “molti deputati inesperti del movimento di Grillo sono comunque più moderati del loro leader. Non possiamo immaginare che una maggioranza di loro voglia sopprimere i sindacati, portare l’Italia fuori dall’euro, patteggiare con l’estrema destra e cercare di raccogliere punti con una politica xenofoba. In ogni caso, con una politica di rifiuto non potranno raggiungere i loro obbiettivi – e neppure l’Italia”.

Situazione di ingovernabilità

Anche pe il Corriere del Ticino, la protesta dei ‘grillini’ deve ora lasciare il posto ad una volontà politica. “Fare da eco alla rabbia dei delusi sta bene, ma se gli eccessi hanno pagato in campagna elettorale, in parlamento la musica cambia. I voti raccolti dal Movimento 5 Stelle non serviranno a nulla se ora non seguiranno pacatezza e ragionevolezza”.

“I politici corrotti e fannulloni è giusto mandarli a casa, ma in un paese senza una chiara maggioranza, come indicano le urne, non serve a nulla picchiare i pugni sul tavolo”, aggiunge il giornale ticinese. “L’arte del compromesso è indispensabile. La parola passa ora ai ‘grillini’, che dopo le urla del loro leader dovranno mostrare di saper proporre vie percorribili per uscire dalla crisi”.

Più pessimista La Regione, per la quale “ci vorrà altro per cambiare l’Italia”. Il risultato di queste elezione è “in ottica di meccanica politico-istituzionale una situazione di ingovernabilità”. Per un paese “dove per mesi e mesi il mantra più ascoltato è stato ‘non faremo la fine della Grecia’, il passo falso sul filo teso sopra il burrone non è più ormai soltanto un’ipotesi”.

A fine 2012, erano 294’359 i cittadini italiani residenti in Svizzera; mezzo milione circa se si contano anche coloro che hanno la doppia nazionalità.


Con una proporzione del 16,1 per cento, sono la comunità straniera più importante del paese, davanti a tedeschi (285’379, 15,6%) e portoghesi (238’432, 13,1%).


Gli italiani residenti in Svizzera con diritto di voto nel loro paese sono più di 400mila.

Agli italiani nel mondo sono riservati 18 seggi in parlamento, sui 945 totali. Sei  sono attribuiti alla Circoscrizione Europa.

Amnesia euforizzante

“Vaffanculo la stabilità governativa?”, si chiede anche Le Temps, per il quale lo scrutinio si è trasformato in “un’ondata populista” e “un rompicapo”.  Secondo il giornale romando, “la cura di austerità senza prospettive di ripresa economica, imposta da Mario Monti, ha per finire scoraggiato una gran parte dell’elettorato”.

Anche per La Liberté, la “principale vittima di queste elezioni” è stato Mario Monti, che nelle ultime battute della campagna elettorale ha cercato perfino di muoversi “contro-natura”. “Il salvatore dell’Italia a voluto cambiare il suo personaggio, scendere nell’arena e, peggio ancora, credere nel buon senso del popolo”.

Un errore al quale Berlusconi “è nuovamente riuscito a sfuggire, spingendo la demagogia elettorale ai suoi estremi”. A detta del giornale friburghese, Berlusconi “è per l’Italia ciò che il doping è per il ciclismo: una forma di amnesia euforizzante che colpisce una parte significativa della popolazione, quella che crede più al mito che non alla realtà del personaggio”.

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