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Protezione delle specie: Alain Berset vuole delle risposte “ferme”

Il consigliere federale Alain Berset ha tenuto il discorso di apertura KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) Risposte “ferme ed urgenti” per garantire la biodiversità del pianeta.

È quanto ha chiesto il consigliere federale Alain Berset, aprendo oggi a Ginevra la 18esima Conferenza degli Stati contraenti della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).

Il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha in particolare messo in guardia dal bracconaggio e dal commercio illegale di animali e piante. A suo avviso, occorre un’intensificazione della cooperazione nazionale ed internazionale per fronteggiare queste “piaghe”.

Per garantire una gestione sostenibile delle specie minacciate, ha spiegato Berset, bisogna fornire altri mezzi di sussistenza alle popolazioni dei Paesi interessati. Il ministro dell’interno ha anche sostenuto un rafforzamento del quadro giuridico.

Il consigliere federale ha citato come esempio la revisione della legge in materia proposta mercoledì nella seduta governativa, e che mira a sanzioni più severe contro gli autori del commercio illegale delle specie protette. “I casi gravi dovrebbero essere considerati alla stessa stregua dei crimini”, ha affermato.

Berset ritiene quindi “indispensabile” una convenzione sul commercio internazionale come la CITES. Ma, ha aggiunto, il rischio di estinzione di numerose specie va oltre questo trattato: il Friburghese ha puntato il dito contro le conseguenze legate ai cambiamenti climatici.

Al termine del suo discorso, il consigliere federale ha auspicato “fruttuosi scambi” agli oltre 2’000 partecipanti alla Conferenza, in programma sino al 28 agosto al Palexpo. Berset si è augurato che l’evento si svolga all’insegno di “uno spirito di collaborazione e di inclusione”, fedele alla Ginevra internazionale.

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