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Puigdemont a Merkel, fermi la procedura di estradizione

Quattro giorni dopo l'arresto, la voce di Carles Puigdemont si fa sentire attraverso il suo difensore in Germania, Wolfgang Schomburg (nella foto). KEYSTONE/AP dpa/DANIEL REINHARDT sda-ats

(Keystone-ATS) Quattro giorni dopo l’arresto, la voce di Carles Puigdemont si fa sentire attraverso il suo difensore in Germania, Wolfgang Schomburg, che chiede al governo tedesco di intervenire sul caso del leader catalano e rimetterlo in libertà.

Si tratterebbe in pratica di bloccare immediatamente la procedura di estradizione richiesta dalla Spagna e al vaglio dei giudici dello Schleswig-Holstein.

In caso contrario, il legale annuncia un ricorso alla Corte costituzionale. Anche perché, incalza, la politica potrà e dunque dovrà pronunciarsi, al di là di quello che deciderà la Corte d’appello su un’eventuale richiesta di estradizione della Procura generale, che sta studiando le carte. Una bella grana per Angela Merkel, che si è rintanata per ora in un atteggiamento pilatesco, esprimendo sostegno alla Spagna – “è uno Stato di diritto democratico”, ha detto il suo portavoce – e sottolineando che la questione catalana vada “risolta” lì.

La procedura di consegna a Madrid deve essere interrotta “in un modo o nell’altro”, che sia “giuridico o politico”, e meglio sarebbe se avvenisse per entrambe le strade, secondo il celebre avvocato di Puigdemont, ritenuto fra i massimi esperti di diritto penale internazionale al mondo. La Germania “deve evitare che il conflitto di interessi spagnolo venga trasferito sul territorio tedesco”, è uno degli argomenti forniti dalle pagine della Süddeutsche Zeitung, che ha pubblicato la rivendicazione del legale per prima.

Poi in mattinata è circolato il messaggio inviato al ministero della Giustizia, secondo il legale direttamente coinvolto. “Ci si aspetta che il governo tedesco ricorra alla possibilità espressamente prevista dalla legge di non approvare la consegna di Carles Puigdemont”, si legge. “Abbiamo fiducia che il ministro della giustizia tedesca impedisca la consegna di Carles Puigdemont e gli restituisca immediatamente la libertà”. La neoministra socialdemocratica Katarina Barley si è limitata a far sapere di non commentare le prese di posizione degli avvocati durante il procedimento.

Schomburg ritiene inoltre che l’impianto accusatorio spagnolo sia fragile: l’accusa di violenza è “insostenibile” e quella di corruzione “avventurosa”. Mentre la difesa prende corpo, la Procura prende altro tempo su un caso scomodissimo per il Paese, che è stato praticamente scelto dagli spagnoli per l’arresto del ribelle catalano: è avvenuto domenica in autostrada, appena varcato il confine della Danimarca, grazie a un chip geo-rivelatore installato dai servizi spagnoli, che ha permesso loro di collocarlo e denunciarlo, facendo valere il mandato di cattura europeo emesso appena due giorni prima.

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