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L’iniziativa per il matrimonio “elimina una discriminazione”

Redazione Swissinfo

Con l'approvazione dell'iniziativa "No agli svantaggi per le coppie sposate", si darebbe al legislatore il chiaro mandato di abolire la discriminazione del matrimonio e dell'unione domestica registrata rispetto ad altre forme di vita, afferma Peter Hegglin, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze. Per il popolare democratico di Zugo, così si fa chiarezza e si evita una futura onerosa riforma del diritto fiscale.

La famiglia rimane il fondamento della nostra società. Con l’abolizione degli svantaggi per il matrimonio, il Partito popolare democratico (PPD) vuole eliminare nel diritto fiscale un trattamento discriminatorio delle coppie sposate e in unione domestica registrata, che il Tribunale federale ha dichiarato anti-costituzionale già nel 1984.

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Già allora, il Tribunale federale ha stabilito che fiscalmente le coppie sposate dovrebbero essere sgravate e che non dovrebbero essere tassate di più che se vivessero in concubinato. Tale giurisprudenza è stata ripetutamente confermata e allo stesso tempo affinata.

Tutti i Cantoni hanno nel frattempo tratto le conseguenze di questa giurisprudenza del Tribunale federale nella loro legislazione fiscale.

Solo a livello della Confederazione in questo campo permane una evidente lacuna: coppie sposate e partner in unione domestica registrata sono ancora svantaggiati sul piano fiscale e delle assicurazioni sociali rispetto a coppie conviventi. Con le stesse condizioni di reddito e patrimonio, pagano più imposte. L’iniziativa del PPD definisce ora il modello di tassazione dei coniugi nella forma di una imposizione della famiglia, che considera quest’ultima come “una comunità economica”.

Il testo dell’iniziativa recita: “Il matrimonio consiste nella durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna. Dal punto di vista fiscale, il matrimonio costituisce una comunione economica. Non deve essere svantaggiato rispetto ad altri modi di vita, segnatamente sotto il profilo fiscale e delle assicurazioni sociali”.

Escludere la tassazione individuale

Esponente del Partito popolare democratico (PPD), Peter Hegglin dal gennaio 2003 è membro del governo cantonale di Zugo. Dal 2013 presiede la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze. Dal 30 novembre 2015 è anche parlamentare svizzero: siede alla Camera dei Cantoni. parlament.ch

Così un’imposizione individuale è messa fuori discussione. Ma il testo dell’iniziativa non prescrive alcun metodo di tassazione specifico, ad eccezione dell’imposizione congiunta, che esiste in tutti i cantoni. Non è prescritto se si debba trattare di un modello di splitting con un fattore di 2 o più basso, di quozienti familiari in relazione al numero dei membri della famiglia o di un modello con la doppia tariffa come base di calcolo. Pertanto rimangono aperte anche le conseguenze finanziarie dell’attuazione. Esse variano infatti a seconda del modello scelto.

Come sottolinea anche Consiglio federale nel suo MessaggioCollegamento esterno, nel campo delle assicurazioni sociali, per le coppie sposate si contrappongono svantaggi e vantaggi. Il testo dell’iniziativa non chiede un orientamento specifico per i coniugi, per esempio doppie rendite individuali. Anche qui lascia spazio per un compromesso, rispettivamente un’altra compensazione equivalente.

Definizione conforme al diritto vigente

Nel dibattito parlamentare, al PPD è stato rimproverato di voler utilizzare questa modifica per fissare nella Costituzione federale il concetto di matrimonio quale istituzione fra un uomo e una donna e impedire così il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ciò non è corretto, perché per l’apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso sarebbe comunque necessaria una votazione popolare. La decisione di abolire gli svantaggi per coppie sposate e in unione domestica registrata può essere presa indipendentemente da quella di aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso.

Di fatto, il passaggio in questione dell’iniziativa PPD non cambia nulla nella giurisprudenza. Riflette ciò che dice la legge vigente. Ma il testo dell’iniziativa contiene un chiaro mandato per il legislatore di eliminare coerentemente la discriminazione del matrimonio (penalizzazione del matrimonio) rispetto ad altre forme di vita. Il principio di non discriminazione viene sancito come diritto fondamentale nella Costituzione federale.

Apparentemente è stata la definizione del matrimonio la pietra d’inciampo, a causa della quale il parlamento alla fine ha respinto l’iniziativa. Purtroppo!

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Se il popolo seguirà la raccomandazione del parlamento, si mancherà una concreta possibilità di abolire una discriminazione, nota dalla decisione del Tribunale federale del 1984. Potrebbero trascorrere altri decenni prima che venga trattata un’altra proposta.

Nel rispetto del federalismo

D’altra parte, il risultato non può essere interpretato come un voto sulla tassazione individuale. La Costituzione federale obbliga la Confederazione, in caso di armonizzazione, a tener conto dei Cantoni. Tale obbligo non cade in caso di un ‘no’ a questa iniziativa. Con l’introduzione dell’imposizione individuale esso sarebbe violato: tutti i Cantoni sarebbero costretti a passare dall’imposizione congiunta a quella individuale.

Con la tassazione individuale, il sistema fiscale non diventa più equo. Occorrono delimitazioni e correzioni per garantire la tassazione in base alla capacità economica. Si dovrebbero emanare diverse direttive per stabilire la suddivisione tra i partner delle componenti dell’imponibile. Ad esempio, i redditi di figli minorenni, le deduzioni per figli, la ripartizione del reddito di una attività lucrativa congiunta indipendente, l’esclusione dei coniugi con un solo reddito, eccetera. Inoltre il passaggio all’imposizione individuale per le autorità fiscali comporterebbe grandi adattamenti e notevoli oneri amministrativi supplementari, pari a un incremento del 30-50%.

Questo cambiamento potrebbe aver luogo, non fosse altro che per motivi amministrativi e fiscali, soltanto se attuato simultaneamente in tutte le giurisdizioni fiscali della Svizzera. Esso avrebbe ripercussioni anche in altri settori del diritto.

In particolare in quelli in cui il calcolo di tasse, contributi, sussidi, ecc. è basato su componenti fiscali, stabilite in disposizioni legislative. Per esempio nelle prestazioni complementari, nell’AVS/AI/IPG, nei contributi dell’assicurazione contro la disoccupazione per lavoratori indipendenti, nelle riduzioni dei premi per l’assicurazione malattie, nei contributi per gli asili nido, nelle tariffe dei dentisti scolastici o nelle borse di studio.

Più vantaggi

Per tutti questi motivi, consiglio di approvare l’iniziativa. I seguenti vantaggi parlano a suo favore: la discriminazione fiscale di coppie sposate e registrate è finalmente eliminata; dal profilo dell’uguaglianza di trattamento tra il matrimonio e l’unione domestica registrata sul piano legislativo in materia fiscale e delle assicurazioni sociali non cambia nulla; si crea chiarezza per la futura struttura del diritto fiscale; si può rinunciare a una costosa riforma del diritto fiscale.

Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autore e non riflettono necessariamente la posizione di swissinfo.ch

(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)

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