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Schneider-Ammann: concludere in fretta accordo con Mercosur

Johann Schneider-Ammann ha partecipato alla conferenza dell'ONC a Buenos Aires KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Un accordo fra l’Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte la Svizzera, e il Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale, va concluso velocemente.

È quanto ha affermato oggi ai media il consigliere federale Johann Schneider-Ammann a margine della conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), che si sta tenendo a Buenos Aires.

A preoccupare il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) è il fatto che un’intesa di libero scambio sta per essere raggiunta fra il Mercosur e l’Unione europea.

La commissaria Ue al commercio Cecilia Malmström ha dal canto suo stimato che una firma con i Paesi sudamericani non è imminente e che le discussioni proseguiranno probabilmente anche l’anno prossimo.

Se l’accordo dovesse essere raggiunto prima, diversi settori, fra i quali la farmaceutica e l’industria meccanica, sarebbero immediatamente svantaggiati, ha aggiunto Schneider-Ammann, e si presenterebbe per l’economia svizzera il rischio legato al dislocamento di posti di lavoro. Il membro dell’esecutivo ha inoltre ribadito che discuterà con i rappresentanti del mondo agricolo elvetico nei prossimi mesi per evitare che la situazione in questo ramo diventi troppo complicata.

Le negoziazioni fra l’AELS (composta anche da Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e il Mercosur devono giungere a un risultato concreto “il più in fretta possibile”, ha affermato Schneider-Ammann, che ha tuttavia precisato: “non parlo del 2018”. Il consigliere federale incontrerà entro domani sera i ministri di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, ma non il rappresentante di Washington per il commercio Robert Lighthizer.

Il capo del DEFR ha poi proseguito manifestando la speranza che l’evento in corso nella capitale argentina “salvi” l’OMC. Il sistema multilaterale di cui beneficiano le piccole e medie imprese svizzere è a suo avviso in pericolo. La Confederazione auspica anche trattative in materia di commercio elettronico.

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