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Sconfitta amara della Svizzera contro il Cile

Un cartellino rosso, quello di Behrami, costato caro alla Svizzera Reuters

Dopo lo straordinario esordio contro la Spagna, la Svizzera ha dovuto subire la sua prima sconfitta ai campionati del mondo di calcio. Nonostante una strenua resistenza, dopo l'espulsione di Behrami nel primo tempo, la selezione elvetica è stata superata dal Cile per 0 a 1.

A Port Elisabeth, i rossocrociati hanno mancato il loro secondo appuntamento ai mondiali sudafricani, che avrebbe potuto aprire già ora la strada verso la qualificazione per gli ottavi di finale, dopo il sorprendente successo conseguito mercoledì scorso contro gli spagnoli, tra i grandi favoriti del torneo.

Di fronte ad una selezione cilena scatenata e avvantaggiata dall’espulsione di Behrami al 31esimo minuto del primo tempo, gli uomini di Ottmar Hitzfeld hanno retto soltanto fino ad un quarto d’ora dal termine, prima di lasciarsi trafiggere da una rete di Gonzales.

Pur denotando già nelle prime fasi dell’incontro una certo nervosismo e maggiori difficoltà ad organizzare la loro manovra, gli svizzeri hanno lottato anche questa volta con grande ardore di fronte ad una compagine rimasta per lungo tempo in superiorità numerica.

“Non è già molto facile affrontare il Cile con 11 uomini, in 10 la situazione è diventata molto complicata. Credo comunque che abbiamo fornito una buona prova e rimango ottimista per l’ultima partita contro l’Honduras”, ha dichiarato Ottmar Hitzfeld al termine dell’incontro.

Espulsione inutile

Rispetto alla partita di esordio contro la Spagna, la Svizzera si presenta nello stadio Nelson-Mandela-Bay di Porth Elisabeth con due nuovi giocatori, Frei e Behrami, che prendono il posto di Derdiyok e Barnetta.

L’incontro debutta con un gioco alquanto vivace da ambo le parti, nonostante una leggera supremazia del Cile, che appare immediatamente più aggressivo. I sudamericani si creano d’altronde le prime occasioni da rete, con due tiri da fuori area al 15esimo minuto di Vidal e Carmona che testano i riflessi di Benaglio.

La Svizzera riesce dopo una ventina di minuti ad avvicinarsi a sua volta pericolosamente alla porta cilena con un colpo di testa di Grichting su calcio di punizione, ma la palla non sfiora neppure la gabbia difesa da Claudio Bravo.

Colpo di scena al 31esimo minuto: Behrami sgomita inutilmente per due volte nello spazio di pochi secondi a metà campo. Per l’arbitro saudita Al Ghamdi vi sono gli estremi per un cartellino rosso. Mentre Ottmar Hitzfeld lascia, eccezionalmente, trasparire la sua rabbia, la Svizzera si ritrova così in 10 uomini sul campo.

Il Cile ne approfitta per lanciare una lunga serie di arrembaggi verso l’area rossocrociata. Nonostante una certa confusione, i giocatori elvetici respingono gli assalti della selezione cilena, che rimangono sterili. Per rafforzare l’assetto difensivo, al 43esimo Hitzfeld introduce il centrocampista Barnetta al posto dell’attaccante Frei.

Secondo tempo di sofferenza

La seconda metà della gara si apre con lo stesso copione del primo. I sudamericani si portano immediatamente all’attacco e al 48esimo minuto Sanchez infila la porta di Benaglio. L’attaccante cileno esulta inutilmente: l’azione era viziata da un fuorigioco.

Costretta a subire la pressione sempre più forte del Cile, la Svizzera continua a soffrire, costantemente ripiegata in difesa. Al 56esimo è di nuovo a Sanchez a minacciare la porta elvetica: l’attaccante cileno approfitta di uno sbaglio di Grichting per portarsi da solo dinnanzi a Benaglio, ma il miglior giocatore elvetico respinge anche questo tentativo.

Il clima si fa sempre più arroventato e si moltiplicano le ammonizioni. Al 60esimo Medel viene graziato dall’arbitro, che estrae soltanto il cartellino giallo dopo una sgomitata del cileno nell’area svizzera.

Mentre il Cile continua a premere e a creare scompiglio nella difesa elvetica, i rossocrociati possono concedersi soltanto qualche momento di respiro con delle rare azioni di contropiede. La rete è nell’aria e arriva al 75esimo. Paredes, in sospetta posizione di fuori gioco, riesce a sfuggire sul lato destro alla retroguardia elvetica e a mettere il pallone sulla testa di Gonzales, che approfitta dell’uscita di Benaglio per bucare la porta elvetica.

Nelle ultime battute di gioco, la Svizzera si riporta a sua volta a più riprese nella metà campo cilena e si crea addirittura un’occasione d’oro per pareggiare all’89esimo. Ma Derdiyok manca incredibilmente la rete a pochi metri dallo specchio della porta cilena.

Finale di partita quindi amaro, dopo una lodevole battaglia in inferiorità numerica. I rossocrociati escono dal campo con una piccola consolazione, seppure di natura solo statistica: dai campionati del mondo in Germania la porta elvetica è rimasta inviolata per 559 minuti, fino alla rete subita contro il Cile. La Svizzera ha così superato il record di 550 minuti, stabilito dall’Italia tra il 17 giugno 1986 e il 3 luglio 1990.

Speranze di qualifica intatte

Nonostante questa sconfitta la selezione elvetica può continuare a sperare di raggiungere gli ottavi di finale, come quattro anni fa in Germania, dove era stata estromessa dall’Ucraina ai calci di rigore.

Dopo il successo della Spagna contro l’Honduras (2 a 0), gli uomini di Hitzfeld sono ora chiamati, a loro volta, a battere con almeno due reti di scarto la selezione centroamericana, un avversario che sembra alla loro portata.

In caso di vittoria della Spagna contro il Cile nell’ultima partita, gli svizzeri si ritroverebbero così a quota 6 punti assieme a spagnoli e cileni. A determinare la qualificazione delle prime due squadre sarebbe in tal caso la differenza reti.

Se la Spagna non dovesse andare oltre un pareggio contro il Cile, ai rossocrociati potrebbe bastare anche una vittoria di stretta misura contro l’Honduras per passare il primo turno. La Svizzera si ritroverebbe però in seconda posizione, dietro ai cileni, e sarebbe probabilmente costretta ad affrontare il Brasile negli ottavi di finale, uno scenario che non suscita grande ottimismo per una qualifica ai quarti.

Armando Mombelli, swissinfo.ch

Port Elisabeth, Nelson-Mandela-Bay-Stadion, 34’872 spettatori.

Arbitro: Al Ghamdi, Arabia Saudita

Svizzera: Benaglio; Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler; Behrami, Huggel, Inler, Fernandes (77. Bunjaku); Frei (42. Barnetta); Nkufo (68. Derdiyok).

Cile: Bravo; Medel, Ponce, Jara; Carmona; Isla, Fernandez (65.
Paredes), Vidal (46. Gonzalez); Sanchez, Suazo (46. Valdivia),
Beausejour.

Classifica:

1. Cile 6 punti (2/0)
2. Spagna 3 (2/1)
3. Svizzera 3 (1/1).
4. Honduras 0 (0/3).

Prossime partite:

Cile – Spagna e Svizzera – Honduras (25.6)

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