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Snapchat batte Facebook, è guerra per giovanissimi

L'app dei messaggini Snapchat supera Facebook nella fascia d'età dei teenager (foto d'archivio) KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) I giovanissimi “giurano” fedeltà a Snapchat e voltano le spalle alla “vecchia” Facebook, alimentando la guerra fra i due big dei social media.

Una battaglia a suon di utenti e pubblicità, con l’app dei messaggini che batte il colosso di Mark Zuckerberg e conquista la fascia di età dei teenager. Per Facebook si tratta di un campanello di allarme che sembra confermare i timori degli analisti: il maggiore social network al mondo registrerà a breve il suo primo calo di termini di utilizzo in tutti i gruppi di età. Per Snapchat si tratta invece di un’iniezione di fiducia mentre i titoli in Borsa continuano a soffrire con i dubbi degli investitori sulla sostenibilità dell’app.

I dati di eMarketer non lasciano adito a dubbi. La nuova generazione di utenti dei social media potrebbe non iscriversi mai a Facebook, i cui amici fra i 12 e i 17 anni caleranno quest’anno del 3,4% a 14,5 milioni, ben al di sotto dei 15,8 milioni di teenager su Snapchat. L’app dei messaggini che spariscono supera Facebook anche nella fascia di età fra i 13 e i 24 anni, raggiungendo più di 26 milioni di giovani al giorno con la pubblicità contro i 25-26 milioni di Snapchat. Una differenza quest’ultima che può sembrare limitata ma che in termini di raccolta pubblicitaria può valere milioni di dollari.

”La buona notizia per Snap è che Snapchat continua a crescere. La cattiva notizia è che Facebook è molto grande e potente, e questo costringerà Snapchat a vivere ancora un po’ nell’ombra” afferma Debra Aho Williamson, analista di eMarketer. A favorire Facebook è Instagram, che continua a riscuotere successo fra i teenager: anche se Snapchat potrà contare quest’anno su più utenti di Facebook nella fascia di eta’ fra i 18 e i 24 anni, con 24,4 milioni contro 23,5, Instagram ne conterà 22,1.

”Per i teenager e per i giovani, Snapchat è la piattaforma privilegiata dove recarsi più volte al giorno. L’app piace perché più difficile per gli adulti capire come funziona e quindi è vista come un posto dove si può essere veramente se stessi” mette in evidenza Aho. I teenager infatti ‘fuggono’ da Facebook, dove la presenza dei genitori non li rende in qualche modo liberi. ”E’ un processo che va avanti da anni, e che continua”.

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