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Anche chi è mediocre a scuola può brillare nel proprio mestiere

(Keystone-ATS) In Svizzera, anche chi ottiene note scolastiche mediocri o brutte può brillare nella professione grazie alla formazione duale. È quanto emerge da uno studio presentato oggi a Berna in occasione della giornata SwissSkills 2017.

Ne sono una dimostrazione gli eccellenti risultati dei giovani svizzeri ai recenti campionati europei dei mestieri tenutisi a Göteborg (Svezia). Nella classifica per nazioni i rappresentanti della Confederazione hanno occupato il gradino più alto del podio, davanti ad Austria e Germania. Hanno inoltre vinto sei medaglie, di cui due d’oro nelle singole discipline.

Nello studio, la professoressa dell’Università di Friburgo Margrit Stamm ha interrogato duecento giovani che si sono piazzati ai primi tre posti durante gli SwissSkills del 2014 o in altre competizioni internazionali, quali gli EuroSkills e i WorldSkills. Ebbene il 60% di essi ha conseguito un diploma medio-basso (il 40% quello di scuola media, il 20% quello di una scuola professionale). Un terzo degli interrogati ha descritto i suoi risultati scolastici come “mediocri” o addirittura “cattivi”.

Inoltre, i due terzi dei 200 migliori professionisti provenivano da famiglie delle classi sociali inferiori. Per molti di essi, la formazione professionale duale ha rappresentato una seconda chance per migliorare le proprie capacità, sottolinea la Stamm nel suo studio.

Riguardo alle imprese che si lamentano di non trovare ragazzi con buone note scolastiche, la professoressa ritiene che la formazione professionale debba rivedere la pratica di reclutamento degli apprendisti, dove oggi prevalgono i risultati scolastici a scapito delle conoscenze acquisite al di fuori dell’insegnamento. “Minuziosità, assiduità, dedizione, indipendenza e tenacia sono altrettanto importanti per scovare giovani con un elevato potenziale e incoraggiare i talenti”.

Alla presentazione dello studio ha assistito pure il consigliere federale Johann Schneider-Ammann, il quale ha rilevato come “in Svizzera ogni giovane, indipendentemente dalla classe sociale o dai risultati scolastici, può avere eccellenti prospettive professionali”.

Secondo il ministro dell’economia, “i campionati dei mestieri aiutano ad aumentare le esigenze di qualità nella formazione professionale”. Schneider-Ammann si rallegra già sin d’ora della prossima edizione dei campionati professionali che avranno luogo l’anno prossimo a Berna. A “SwissSkills 2018” saranno in concorso oltre 140 mestieri e sono attesi circa 150’000 visitatori.

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