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Asilo: domande in calo nel secondo trimestre

Domande di asilo in calo KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Domande d’asilo in calo in Svizzera: nel secondo trimestre sono state presentate 5962 richieste, con un arretramento del 28% rispetto ai primi tre mesi dell’anno e del 20% su base annua.

Il contesto globale, instabile e imprevedibile, rende comunque impossibile presentare pronostici attendibili per il 2016, mette in guardia la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) in un comunicato odierno. La Confederazione e i cantoni devono pertanto considerare l’eventualità di un nuovo aumento.

Durante i primi sei mesi dell’anno sono state presentate 14’277 domande d’asilo, il 20% in più rispetto al primo semestre 2015. Nel solo mese di giugno sono state registrate 2329 istanze, ossia circa un quarto in più che in maggio e quasi il 40% in meno rispetto alle 3805 domande registrate nel giugno 2015. I principali Paesi di provenienza sono stati l’Eritrea con 512 domande (+218 rispetto al mese di maggio), la Somalia con 255 (+20), la Siria con 149 (+49), la Nigeria con 133 (+17), l’Etiopia con 132 (+24) e lo Sri Lanka con 129 (+14).

Nel giugno 2016, la SEM ha liquidato in prima istanza 2728 domande, di cui 585 con una decisione di non entrata nel merito in virtù dell’accordo Dublino, 549 con la concessione dell’asilo e 588 con l’ammissione provvisoria. Il numero di casi in giacenza in prima istanza è diminuito di 254 unità rispetto a maggio.

Nel mese in rassegna 778 persone hanno lasciato la Svizzera o ne sono state allontanate. La Confederazione ha chiesto ad altri Stati Dublino la presa a carico di 1193 persone; 300 persone sono state trasferite nello Stato Dublino competente. Dal canto suo, la Svizzera ha ottenuto 338 domande di presa a carico Dublino e 33 persone sono state trasferite in territorio elvetico.

Durante il secondo trimestre 2016, 231 rifugiati sono stati accolti nel quadro del programma di reinsediamento dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Di essi, 207 erano rifugiati siriani provenienti dal Libano e 24 erano iracheni e palestinesi dell’Iraq la cui sicurezza era seriamente minacciata in Siria. In maggio sono peraltro giunte in Svizzera, in provenienza dall’Italia, le prime 34 persone cui Berna garantisce protezione nel quadro del programma di ricollocazione dell’Unione europea.

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