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Attentato di Berlino: Amri si sarebbe procurato arma in Svizzera

Il tunisino Anis Amri KEYSTONE/AP German Federal Police sda-ats

(Keystone-ATS) Il tunisino Anis Amri, il presunto autore dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino, si sarebbe procurato in Svizzera la pistola con la quale ha abbattuto il conducente polacco del camion poi utilizzato nell’azione terroristica.

Lo sostiene la rete televisiva tedesca ZDF, che cita non meglio precisate fonti di sicurezza elvetiche. Secondo l’emittente, Amri, cittadino tunisino di 24 anni, avrebbe trascorso in Svizzera, dove ha “potenzialmente” soggiornato più volte, un lungo periodo di tempo. Allo stato attuale delle indagini, stando a ZDF, è “verosimile” che si sia procurato l’arma nella Confederazione, una pistola del produttore tedesco Erma.

Amri, dopo l’attentato di Berlino, ha attraversato gran parte dell’Europa – Olanda, Francia, Italia- servendosi di pullman e del treno: ha utilizzato la pistola per ferire alla spalla un agente di polizia italiano, prima di essere abbattuto dal collega di quest’ultimo a Sesto San Giovanni, il 23 dicembre scorso verso le 03.00 del mattino.

Le analisi balistiche disposte dalla magistratura italiana indicano che la pistola usata da Amri per freddare il camionista polacco e impossessarsi del tir per compiere il 19 dicembre la strage al mercatino di Natale è la stessa con cui il tunisino ha fatto fuoco contro l’agente italiano.

In relazione all’attacco terroristico, il Ministero pubblico della Confederazione, che non ha fornito conferme ufficiali, ha aperto due giorni fa un procedimento penale contro ignoti. La Procura e l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) indagano su eventuali collegamenti di Amri con la Svizzera.

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