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Attivista ETA rifiuta estradizione in Spagna

Attivista ETA rifiuta estradizione in Spagna (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/ALVARO BARRIENTOS sda-ats

(Keystone-ATS) Un’attivista dell’ETA, l’organizzazione separatista basca, in detenzione attualmente a Zurigo, rifiuta l’estradizione in Spagna. La donna era ricercata da nove anni dalle autorità spagnole, che avevano emanato un ordine di cattura internazionale.

La donna era stata arrestata l’8 aprile grazie alle indagini condotte dall’Ufficio federale di polizia (fedpol) in collaborazione con la polizia cantonale di Zurigo.

L’attivista, di cittadinanza spagnola, era stata condannata nel 2009 in contumacia a una pena di sei anni e nove mesi dalla Corte Suprema spagnola per aver agito da intermediaria, svolgendo per conto dell’ETA numerosi incarichi in Europa e Sud America.

La donna – che era in possesso di documenti falsi – si è opposta a un suo eventuale trasferimento in Spagna già durante il primo interrogatorio. L’attivista respinge tutte le accuse formulate dalle autorità spagnole, ha detto Rolf Zopfi, dell’associazione augenauf, in una conferenza stampa. La condanna era stata emessa sulla base di confessioni estorte con la tortura.

Il suo difensore ha trasmesso le prove all’Ufficio federale di giustizia (UFG) che deciderà dell’estradizione. In base alla Convenzione contro la tortura della Corte europea dei diritti umani non è possibile accogliere una richiesta di estradizione se è fondata su dichiarazioni fatte sotto tortura.

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