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Berlino vara piano antiterrorismo

Berlino vara piano antiterrorismo KEYSTONE/EPA DPA/PAUL ZINKEN sda-ats

(Keystone-ATS) Il governo tedesco sta per varare un piano di “Difesa civile” che punta preparare il paese a possibili attentati terroristici, attacchi informatici e altre minacce ‘ibride’ generate dai conflitti di cui abbonda il mondo moderno.

Anche chiedendo di fare scorte di acqua e cibo in casa, o ‘obbligando’ i civili ad aiutare l’esercito in situazioni di emergenza, ad esempio fornendo carburante o ospitalità ai militari nelle abitazioni, come riferisce l’agenzia Dpa.

Sembra escluso invece che il piano portare – come ipotizzato da alcuni media – ad un ritorno della coscrizione obbligatoria, abolita in Germania nel 2011. A fare chiarezza in tal senso è stato Hans-Peter Bartels, l’Incaricato per la Bundeswehr, una figura costituzionale che aiuta il parlamento nel controllo delle forze armate.

Il varo da parte dell’esecutivo della cancelliera Angela Merkel è stato annunciato per domani ma già da domenica circolano indiscrezioni sul contenuto. Il ministero dell’Interno non le ha volute confermare, ma la Dpa ha rivelato che nel testo si afferma che le “forme di conflitto da attendersi in maniera dominante sono, stando alle valutazioni attuali, i cosiddetti conflitti ibridi, con avversari sia statali che non statali”.

Prime indiscrezioni erano state fornite dall’autorevole quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) precisando che il documento di 69 pagine risponde a domande quali “Come ci si protegge da attacchi con armi biologiche o chimiche? Come si mette la popolazione in sicurezza se si diffonde una nuvola radioattiva? Dove fugge il governo se c’è la minaccia di un attacco? Dove vengono depositati beni culturali in caso di guerra?”.

L’ultima “Concezione di difesa civile” tedesca era stata elaborata nel gennaio del 1989, prima della caduta del Muro di Berlino e quando la Nato faceva ancora esercitazioni per una guerra con l’Unione sovietica, ha ricordato la Faz. Un portavoce del ministero dell’Interno però ha precisato che il “Konzept” era stato “attualizzato” ancora nel 1995 e comunque non è stato preparato sulla base di minacce concrete.

Il documento consiglia fra l’altro “misure” per la difesa e il consolidamento degli edifici, oltre a raccomandazioni per la popolazione: fare scorta d’acqua (due litri a persona per cinque giorni) e di alimenti (sufficienti “per dieci giorni”), medicine, energia. Altri aspetti segnalati dalla Faz sono i sistemi di allarme rivolti alla popolazione: non solo “app” per telefonini (una esiste già) ma anche tradizionali sirene, meno esposte a cyber-attacchi.

Un partito di sinistra, la Linke, attraverso la sua leader Katja Kipping ha accusato l’esecutivo di “creare il panico”: l’obiettivo che traspare dalla sua accusa e da quella di altri esponenti è quella di voler trarre vantaggio dal clima di inquietudine in due elezioni regionali che si terranno a settembre (in Meclemburgo e a Berlino).

Esaltando un notevole flusso analogo creatosi sui social network e altri media, il quotidiano di sinistra ‘Taz’ ha ironicamente messo in prima pagina la foto di un criceto, simbolo dell’accumulo di cibo nelle tane. Ritto sulle zampe posteriori e con l’aria naturalmente tremebonda, l’animaletto è sovrastato da un titolo a tutta pagina: “La fine è vicina”.

Dal canto Hans-Peter Bartels, l’Incaricato per la Bundeswehr, una figura costituzionale che aiuta il parlamento nel controllo delle forze armate, ha escluso il piano possa portare – come previsto da alcuni media – ad un ritorno in Germania della coscrizione obbligatoria, abolita nel 2011.

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