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BNS: il denaro contante non sparirà

Sembra che il contante sopravviverà KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Il denaro contante nelle operazioni di pagamento non è destinato a scomparire, anche se subisce sempre più la concorrenza delle transazioni elettroniche. Lo ha detto oggi al “World Banknote Summit” di Basilea il vice presidente della Banca nazionale svizzera (BNS).

L’uso delle banconote, in talune economie, è persino cresciuto di recente a causa delle incertezze provocate dalla crisi finanziaria mondiale. “La crisi, ha detto Fritz Zurbrügg, ha generato un’aumentata insicurezza riguardo allo stabilità delle banche” e questo fenomeno ha spinto molte persone a ricorrere alla moneta reale e a conservare parte dei risparmi al di fuori del sistema bancario.

Non è esente da tale tendenza la Svizzera, dove le banconote in circolazione superano la soglia del 10% del prodotto interno lordo, complice anche il basso livello dei tassi di interesse.

Secondo Zurbrügg, non è tuttavia in atto un accumulo di ricchezza “sotto il materasso”: la gente apprezza semplicemente il fatto di poter pagare in contanti, senza che venga frenato lo sviluppo costante della “moneta di plastica”, ossia delle carte di debito e di credito e di altre forme di pagamento elettronico. “La possibilità di vedere e di toccare il denaro ne accentua il valore”, ha detto il vice presidente della BNS, ed è quindi “irrealistico” pensare che la moneta reale venga un giorno a sparire.

Zurbrügg ha anche parlato dell’uso del contante a fini criminali, accennando in particolare alla decisione della Banca centrale europea di rinunciare a stampare banconote da 500 euro e alla possibilità che la Svizzera segua il movimento ritirando i biglietti da mille franchi. “In Svizzera niente indica che le banconote di grosso taglio comportino rischi in questo campo”. Le disposizioni vigenti sul riciclaggio di denaro sono sufficienti e “il futuro della banconota da mille franchi è quindi assicurato”.

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