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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,50%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera archivia anche la seconda seduta settimanale in rialzo: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9093,20 punti, in progressione dello 0,50% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,43% a 10’380,83 punti.

Stando agli operatori l’atmosfera che si respira attualmente sul mercato è fondamentalmente positiva, grazie anche ai nuovi record registrati a Wall Street. Gli occhi sono però puntati sulla Federal Reserve, che che domani annuncerà le sue prossime mosse di politica monetaria: la gran parte degli osservatori ritiene che l’istituto lascerà invariati i tassi ma annuncerà nel contempo l’avvio di una normalizzazione graduale e cauta del suo bilancio, con la riduzione della massa dei titoli acquistati durante la crisi.

Sul fronte interno gli investitori hanno preso atto con favore dell’indebolimento del franco. L’euro è salito a 1,1564 franchi, vale a dire ai massimi dall’abolizione della soglia minima nel gennaio 2015.

Per quanto concerne i singoli titoli ha a lungo arrancato Nestlé (+0,18% a 81,40 franchi): vi è molta attesa per la giornata degli investitori che si terrà la settimana prossima e che dovrebbe fornire indicazioni sulla strategia che il gigante alimentare intende attuare per far fronte alla stagnazione delle vendite. Gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,79% a 82,75 franchi) e Roche (+0,45% a 244,80 franchi) hanno fin da subito mostrato maggiore tonicità.

Particolarmente ben orientate si sono rivelate Givaudan (+1,63% a 2061,00 franchi), grazie a una raccomandazione degli analisti di Vontobel, Lonza (+1,82% a 256,70 franchi) – che si conferma la blue chip con la migliore performance quest’anno – e Swisscom (+1,45% a 490,00 franchi).

Hanno guadagnato terreno anche i valori maggiormente sensibili alla congiuntura come ABB (+0,42% a 23,66 franchi), Adecco (+0,41% a 74,25 franchi), Geberit (+0,24% a 454,50 franchi), Sika (+0,35% a 7205,00 franchi) – che domani si illustrerà agli investitori – e LafargeHolcim (+0,94% a 58,90 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+0,82% a 379,10 franchi) si è fatta preferire a Richemont (-0,91% a 87,25 franchi), che da parte sua ha sofferto probabilmente per i realizzi di guadagno dopo aver raggiunto di recente un massimo pluriennale.

Acquisti hanno interessato i bancari UBS (+0,99% a 16,32 franchi), Credit Suisse (+0,80% a 15,03 franchi) e Julius Bär (+0,62% a 56,35 franchi). Nello stesso comparto finanziario vanno segnalati gli assicurativi Zurich (+0,49% a 287,80 franchi), Swiss Re (invariata a 85,25 franchi) – osservata speciale in seguito al nuovo uragano Maria – e Swiss Life (+0,24% a 335,80 franchi). SGS (+0,44% a 2262,00 franchi) si è mossa in linea con il listino.

Nel mercato allargato la società di investimento americana White Tale ha annunciato di controllare il 15% di Clariant (-0,50% a 23,68 franchi). La Banca cantonale di Basilea (+0,43% a 69,35 franchi) ha presentato la sua strategia fino al 2021. Wisekey (+5,40% a 4,10 franchi) e Crealogix (+5,00% a 126,00 franchi) hanno informato sull’andamento degli affari, mentre Aryzta (-3,03% a 29,15 franchi) pubblicherà i conti lunedì e c’è chi teme delusioni.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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