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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,71%

(Keystone-ATS) Seduta al ribasso per la Borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8141,28 punti, in flessione dello 0,71% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,64% a 8859,19 punti.

L’atmosfera generale viene definita sostanzialmente positiva, ma gli investitori rimangono prudenti in attesa di conoscere gli ultimi orientamenti della Federal Reserve. Oggi a Jackson Hole, negli Usa, è cominciata la riunione dei banchieri centrali: domani è in programma il fortemente atteso discorso della presidente della banca centrale americana, Janet Yellen.

Sulla scarsa propensione al rischio degli investitori incidono però anche le incognite geopolitiche, dall’offensiva militare in Turchia a test balistici nordcoreani.

In ambito congiunturale l’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche in agosto è sceso, contro le aspettative di una progressione. Scarso impatto hanno avuto nel pomeriggio i dati migliori del previsto relativi al mercato del lavoro statunitense.

Per quanto riguarda i singoli titoli sotto pressione sono rimasti per tutta la giornata i farmaceutici Novartis (-1,47% a 77,30 franchi), Roche (-1,31% a 240,30 franchi) e Actelion (-0,48% a 164,20 franchi): hanno pesato le parole della candidata alla presidenza Usa Hillary Clinton, che ieri in campagna elettorale ha promesso di abbassare i prezzo dei medicamenti.

Male orientati si sono rivelati pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,19% a 21,30 franchi), Adecco (-0,44% a 56,30 franchi), Geberit (-0,39% a 428,70 franchi) e LafargeHolcim (-0,49% a 51,05 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,67% a 258,30 franchi) ha sofferto più di Richemont (-0,25% a 59,05 franchi) per il debole risultato trimestrale realizzato dall’americana Tiffany.

SGS (-0,23% a 2164,00 franchi) ha annunciato una piccola acquisizione e Givaudan (-0,54% a 2032,00 franchi) ha tenuto oggi la sua giornata degli investitori. Syngenta (+0,33% a 421,30 franchi) è rimasta sul cammino della crescita, mentre Nestlé (-0,26% a 77,60 franchi) ha limitato le perdite. Swisscom (+0,13% a 469,10 franchi) si sta lentamente riprendendo dopo aver perso di valore la settimana scorsa in seguito alla pubblicazione dei semestrali.

Nel settore finanziario le vendite hanno interessato i bancari UBS (-0,29% a 13,66 franchi) e Julius Bär (-0,77% a 39,98 franchi), ma non Credit Suisse (+0,33% a 12,02 franchi). Unanimità di veduta è stata offerta dagli assicurativi Zurich (-0,93% a 245,50 franchi), Swiss Life (-0,70% a 241,10 franchi) e Swiss Re (-0,67% a 81,00 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Sunrise (+8,98% a 69,20 franchi), Tamedia (-2,08% a 178,50 franchi), Swiss Prime Site (+0,46% a 87,95 franchi), Gurit (+1,39% a 768,00 franchi), Vat (+2,19% a 69,85 franchi), Von Roll (-5,63% a 0,67 franchi) e LLB (-0,13% a 38,60 franchi).

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