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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,98%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude la settimana con una seduta in ribasso: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8938,68 punti, in flessione dello 0,98% rispetto a ieri. Anche il listino globale SPI ha perso lo 0,98%, a 10’184,45 punti.

Archiviate diverse giornate cariche di novità, culminate ieri con le attese dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, il mercato ha sembrato voler tirare il fiato.

Inizialmente i listini hanno avuto un andamento piatto, complice la carenza di impulsi, poi si sono fatti più frequenti i realizzi di guadagno. Gli investitori cominciano già a guardare alla decisione sui tassi che prenderà la settimana prossima la Federal Reserve americana e, anche alla luce della debolezza del dollaro, hanno mostrato scarsa propensione al rischio.

In Svizzera l’attenzione era rivolta a Swatch (+1,87% a 371,10 franchi), che si è mostrata volatile nel giorno dei semestrali: partita bene, ha poi virato in negativo, per quindi recuperare. Alla fine ha prevalso l’ottimismo di chi guardava alle prospettive interessanti, più che all’utile salito in modo meno marcato del previsto. Nello stesso segmento del lusso Richemont (-0,12% a 79,90 franchi) ha convinto meno gli investitori.

ABB (-3,01% a 22,54 franchi) ha vissuto un’altra giornata in profondo rosso, dopo aver perso ieri pure circa il 3% sulla scia della pubblicazione del bilancio di metà anno. A Givaudan (+1,05% a 1921,00 franchi), pure sotto pressione ieri per i medesimi motivi, è invece riuscito il rimbalzo.

Hanno ripiegato all’indietro con il trascorre delle ore tutti i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come Adecco (-1,24% a 71,40 franchi), LafargeHolcim (-0,79% a 56,40 franchi), Geberit (-1,49% a 451,10 franchi) e Sika (-0,92% a 6445,00 franchi).

Il segno meno ha contraddistinto fin da subito i bancari UBS (-2,00% a 16,67 franchi), Credit Suisse (-1,79% a 14,24 franchi) e Julius Bär (-1,54% a 49,87 franchi). Fra gli assicurativi Swiss Re (+0,61% a 90,70 franchi) si è fatta preferire a Zurich (-0,59% a 286,60 franchi) e Swiss Life (-1,14% a 337,60 franchi).

Sono stati trascinati dalla corrente generale i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,96% a 82,60 franchi), Novartis (-1,23% a 80,30 franchi) e Roche (-0,53% a 244,00 franchi). Il quadro dei 20 titoli principali non sarebbe completo se si dimenticasse di citare Lonza (+0,83% a 214,90 franchi), SGS (-1,82% a 2214,00 franchi) e Swisscom (-0,40% a 469,60 franchi).

Nel mercato allargato in serie difficoltà è apparsa Ypsomed (-28,98% a 135,00 franchi), dopo il mancato rinnovo di un contratto con una società americana. SFS (-4,02% a 119,90 franchi) e CPH (-1,00% a 49,50 franchi) hanno informato sull’andamento degli affari, mentre Conzzeta (+0,21% a 957,00 franchi) ha annunciato un’acquisizione in Germania. Vendite sono state segnalate su Forbo (-3,23% a 1530,00 franchi), che ha accantonato 85 milioni per un procedimento in Francia relativo a presunte violazioni delle normative sulla concorrenza.

La giornata odierna segna anche l’esordio in borsa di Landis+Gyr: il prezzo d’emissione era stato fissato a 78 franchi e dopo qualche tentennamento l’azione ha concluso in modo positivo, a 78,50 franchi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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