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Borsa svizzera: fatica a trovare un orientamento preciso

(Keystone-ATS) La borsa svizzera fatica oggi a trovare un orientamento preciso e sin dall’apertura si muove vicino alla parità: alle 11.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 8209,07 punti, in progressione dello 0,29% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI guadagnava lo 0,27% a 8878,77 punti.

L’atmosfera generale è di prudenza: gli investitori tendono a rimanere a bordo campo, in attesa di conoscere nel pomeriggio gli ultimi orientamenti della Banca centrale europea e i nuovi dati sul mercato del lavoro americano.

Sul fronte interno scarseggiano le notizie di rilievo concernenti le blue chip e quasi tutti i movimenti rimangono frazionali. Dopo alcune sedute deboli rimbalza Credit Suisse (+0,98%), che fra i bancari si mette maggiormente in luce di UBS (-0,26%) e Julius Bär (+0,36%). Non vi è unanimità di veduta fra gli assicurativi Zurich (+0,17%), Swiss Life (-0,81%) e Swiss Re (-0,34%).

Fra i valori più sensibili ai cicli economici salgono Adecco (+0,67%), ABB (+0,44%) – che secondo indiscrezioni sarebbe interessata alla tedesca Kuka – e LafargeHolcim (+1,40%), mentre arranca Geberit (-0,39%). Nel segmento del lusso Swatch (+0,38%) si muove in linea con Richemont (+0,52%).

Swisscom (+1,11%) si riprende dalle perdite di ieri, con il mercato che attende l’esito del voto sull’iniziativa popolare sul servizio pubblico. Svolgono una certa funzione di traino i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,07%), Novartis (+0,44%) e Roche (+0,19%).

Nel mercato allargato occhi puntati su Kudelski (+1,00%), che ieri sera ha annunciato la creazione di una seconda sede principale in Arizona.

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